Il principe, e La mente di un uomo di Stato |
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abbia acciocchè acquista adunque Agatocle alcuno Alessandro Alessandro Magno amici ammazza antichi armi assai assaltato avendo azioni biasimo bisogno buoni cagione CAPITOLO Cartaginesi Cesare Borgia chè Chiesa ciascuno cipe città cittadini conoscere considerare consigli conviene costumi crudeltà debbe dico difendere difficoltà dipoi disordine diventa Principe Duca Duca di Milano Eliogabalo esempi eserciti essendo Etoli facilmente fanno fare fede figliuolo fortuna forza Francesco Sforza fuggire fusse giudicare governo guerra imperatori l'armi lasciare laude leggi liberale libero MACCHIAVELLI male mantenere medesimo mercenarie milizia ministro Nabide nasce necessario necessità nemici NICCOLÒ MACCHIAVELLI nimici nondimanco odio offendere onori ordini ostare Pandolfo Petrucci Papa Papa Giulio paura pericolo pigliare popolo possono potenti potere principe nuovo provincia prudente Regno Regno di Napoli religione repubblica rimedio riputazione Romani rovina satisfare savio sicuro siderio Siracusa soldati Spagna spenta stimare sudditi Svizzeri temere tenere tirannide trova uomini uomo utile vede virtù vivere Vizj voglio
Popular passages
Page 40 - Ma quanto allo esercizio della mente debbe il principe leggere le istorie, e in quelle considerare le azioni delli uomini eccellenti : vedere come si sono governati nelle guerre, esaminare le cagioni delle vittorie e perdite loro, per potere queste fuggire e quelle imitare ; e sopra tutto fare come ha fatto per lo adrieto qualche uomo eccellente, che ha preso a imitare se alcuno innanzi a lui è stato laudato e gloriato, e di quello ha tenuto sempre e gesti e azioni appresso di sé : come si dice...
Page 114 - E veramente, alcuna provincia non fu mai unita o felice, se la non viene tutta alla ubbidienza d'una republica o d'uno principe, come è avvenuto alla Francia ed alla Spagna. E la cagione che la Italia non sia in quel medesimo termine, né abbia anch'ella o una republica o uno principe che la governi, è solamente la Chiesa...
Page 137 - ... vera cognizione delle storie, per non trame leggendole quel senso né gustare di loro quel sapore che le hanno in sé.
Page 70 - ... sacchi di Lombardia, alle taglie del Reame e di Toscana, e la guarisca di quelle sue piaghe già per lungo tempo infistolite. Vedesi come la prega Dio, che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà ed...
Page 48 - Debbe, adunque, avere uno principe gran cura che non gli esca mai di bocca una cosa che non sia piena delle soprascritte cinque qualità; e paia, a vederlo e udirlo, tutto pietà, tutto fede, tutto integrità, tutto umanità, tutto religione.
Page 6 - ... l'offesa che si fa all'uomo debba essere in modo che la non tema la vendetta.
Page 87 - ... detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d'oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co...
Page 8 - Né piacque mai loro quello che tutto di è in bocca de' savi de' nostri tempi, di godere el benefizio del tempo, ma sì bene quello della virtù e prudenzia loro; perché il tempo si caccia innanzi ogni cosa, e può condurre seco bene come male, e male come bene.
Page 70 - Considerato adunque tutte le cose di sopra discorse, e pensando meco medesimo se al presente in Italia correvono tempi da onorare uno nuovo principe, e se ci era materia che dessi occasione a uno prudente e virtuoso di introdurvi forma che facessi onore a lui e bene alla università...
Page 42 - ... non toglie, che sono infiniti, e miseria a tutti coloro a chi non da, che sono pochi. Ne' nostri tempi noi non abbiamo veduto fare gran cose se non a quelli che sono stati tenuti miseri; li altri essere spenti.