Fortunatus Siculus

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Per G. Silvestri, 1833 - 472 pages
 

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Page 338 - L'una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l'idioma Che pria li padri e le madri trastulla; L'altra, traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, di Fiesole e di Roma.
Page 56 - Questo tuo grido farà come vento che le più alte cime più percuote; e ciò non fa d'onor poco argomento. Però ti son mostrate in queste rote, nel monte e nella valle dolorosa pur l'anime che son di fama note; che l'animo di quel ch'ode non posa, né ferma fede per esemplo, ch'aia la sua radice incognita e nascosa, né per altro argomento che non paia.
Page 296 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 455 - E subitamente manda per lui, e disse : — Ansalon, la cagione perch'io ho per te mandato si è che tu mi dichi quale legge è migliore, tra la tua o la mia o la cristiana—. Nell'animo del Saladino era che se egli avesse la sua lodata, sì avrebbe detto: Dunque ispregi tu la mia legge.
Page 455 - E se egli avesse la cristiana lodata, il simile dicea ; e se egli avesse la sua biasimata, sì l'avrebbe posto per traditore di sua legge: e così in ogni risposta pensato avea di torgli la sua moneta. 3. Ansalon savissimo rispuose, dicendo: —La risposta sia al modo di quello gentile uomo il quale avea lo ricco anello, il quale venendo in caso di morte, tre figliuoli che egli aveva volevano l'anello ciascuno per sé proprio, e di nascoso il domandano al loro padre.
Page 462 - Turchi e' Cristiani fu una battaglia, ove molti Cristiani furono morti e presi. E nella presenza del Soldano furono menati, il quale s'appellava Re Saladino. E una fiata il Soldano, vedendo i presi , conobbe Ugo di Moncaro, il quale gli aveva fatto la cortesia di ferri di suo cavallo. Il Saladino appella alcuno di quelli che erano stati presenti a tale cortesia, diciendo loro , se quegli era 70 Ugo della Bella Cortesia de
Page 456 - 1 padre volle, fu di ciò sua reda. E cosi per simiglianza parlo; al mondo àe tre leggi notaholi, una la vostra, una la mia, una i Cristiani. L'una è buona e salva, l'altre non sono niente. Quale sia quella, non so, ma ciascheduno di quelli di questa legge, si crede avere la diritta, al modo di quelli tre figliuoli.
Page 339 - Roma, appellato Catellina , menarono a uno tenpo grande guerra a' Romani. In questa chiosa faremo menzione d'uno avisamento che ebbono i Cittadini di quella per loro scanpo. Fra l'altre guerre una fu quando il Re Fiorino con grande oste di Roma erano posti sopra il fiume d'Arno, e quella città di Fiesole tenevano istrettamente assediata. Catellina con forza di molti a piede a cavallo, escie fuori di Fiesole a tempo che neve e tenpesta dal cielo veniva : allora i Romani sicuri essere si credevano,...
Page 462 - Sire, di qui alle prime case si à di spazio quattro leghe, onde vi conviene dimorare tanto che uno valletto possa andare e tornare con ferri per lo piede di vostro destriere; ma se voi mi lasciate fare, io vi darò più presto argomento. Il Saladino disse che di ciò era contento. Il gentile uomo i ferri del suo cavallo trae, e quelli mette al destriere del Saladino. Il Saladino ciò vedendo, domandollo di suo nome e di suo stato. Egli disse: La giente m'appella Ugo di Moncaro ; già fu' io più...
Page 456 - Egli fece fare due altre anella simili a quello di colore, ma niente valevano, e apparecchiare in uno bossolo fa l'uno come l'altro, e chiama i figliuoli ciascheduno per sé, e donò loro l'anella per modo che ciascheduno avere lo si credeva, ma l'uno aveva il fine.

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