La divina commedia, Volume 2 |
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Accademici alcun allora altra amor antiche assai avea Beatrice bella buon canto CAPITOLO cerchio certo ch'io Chè chiama chiaro ciascun ciel codici colla color colui cominciò comune convien credo Crusca Dante dice dietro dire disio disse diverse divina dolce donna eran esso eterno fare fece fiori foco forma gente giro gran grazia guarda intende l'altro l'una lascia latino legge lezione loco Lombardi luce lume luogo maggior mano Maria meglio mente migliori mondo monte move natura nome nulla occhi pare parlar parole passi pensa piace poco poeta porta Poscia possa prego pria proprio quei quivi raggio ragione salute santa scritto segno seguita senso sentimento spiega spira stampa suono terra testi tornar tosto tratto trova vede veder veggio venir verbo vero verso vidi virtù viso vista viva voce voci voglia volta volte vuol
Popular passages
Page 247 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 230 - Superbir di colui, che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto. Quelli, che vedi qui, furon modesti A riconoscer sè dalla bontate, Che gli avea fatti a tanto intender presti ; Per che le viste lor furo esaltate Con grazia illuminante, e con lor merto, Sì ch' hanno piena e ferma volontate.
Page 178 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti...
Page 251 - Piacer, quanto le belle membra in ch' io Rinchiusa fui, e sono in terra sparte : E se il sommo piacer sì ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretro a me che non era più tale.
Page 1 - LA gloria di colui che tutto move per l'universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende fu...
Page 249 - Sì scoppia' io sott' esso grave carco, Fuori sgorgando lagrime e sospiri, E la voce allentò per lo suo varco. Ond' ella a me : Per entro i miei disiri, Che ti menavano ad amar lo bene, Di là dal qual non è a che si aspiri, Quai fossi attraversati, o quai catene Trovasti, per che del passare innanzi Dovessiti così spogliar la spene?
Page 214 - Ma l' alta provvidenza, che con Scipio Difese a Roma la gloria del mondo, Soccorrà tosto, sì com' io concipio. E tu, figliuol, che per lo mortal pondo Ancor giù tornerai, apri la bocca, E non asconder quel ch
Page 9 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 155 - Veggiolo un' altra volta esser deriso ; Veggio rinnovellar l' aceto e il fele, E tra vivi ladroni esser anciso. Veggio il nuovo Pilato sì crudele, Che ciò nol sazia, ma, senza decreto, Porta nel tempio le cupide vele. O Signor mio, quando sarò io lieto A veder la vendetta, che, nascosa, Fa dolce l'ira tua nel tuo segreto? Ciò ch...
Page 9 - Voi altri pochi , che drizzaste il collo Per tempo al pan degli angeli, del quale Vivesi qui , ma non sen vien satollo. Metter potete ben per l' alto sale Vostro navigio, servando mio solco Dinanzi all' acqua che ritorna eguale. Que' gloriosi che passaro a Coleo, Non s' ammiraron , come voi farete , Quando Jason vider fatto bifolco.