Opere edite e postume, Volume 2Succ. Le Monnier, 1883 |
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accademici alcuni amore anima Araldo arti assai avea avesse Bardi bisogno Capo d'opposizione Caro certo ch'egli ch'ei ch'io chè Chiesa cielo contro-Presidente credo cuore d'ogni deismo diceva Didimo dissi Druidi eloquenza erano facoltà fama filosofia Fleur forza Galles giova gloria governo greco Gregorio VII Iliade ingegno inglese L'accademico l'autore lasciò leggi letteraria letterati letteratura lettere libro lingua lode Machiavelli madame de Rambouillet mente mezzo mondo MONTREUIL mortali natura nazione Niccolò Machiavelli niuno occhi Odissea omai Omero onore opinioni Orazio pare Parigi parla parole passi passioni patria pensiero perpetuo piglia Pindaro Pitagorici Platone pochi poco poesia poesia lirica poeti politica popolo possono poteva povero principio propria pubblico ragione religione rispose sapere scienze scritto scrittori scrivere secoli sentenza sentire signor Pindemonte storia studj trovano Ugo Foscolo umano uomini uomo Vedi verità vero verso veruna viaggio Virgilio virtù vizj Yorick zione
Popular passages
Page 599 - La lingua italiana è un bel metallo che bisogna ripulire della ruggine dell'antichità, e depurare dalla falsa lega della moda; e poscia batterlo genuino in guisa che ognuno possa riceverlo e spenderlo con fiducia; e dargli tal conio che paja nuovo e nondimeno tutti sappiano ravvisarlo.
Page 9 - ... suoi desideri, e la adorna delle sue speranze, e fa che altri tremi al suo timore e pianga alle sue lagrime, affetti tutti che senza questo sfogo proromperebbero in moti ferini e in gemito disperato. E la fantasia del mortale, irrequieto e credulo alle lusinghe di una felicità ch'ei segue accostandosi di passo in passo al sepolcro, la fantasia, traendo dai secreti della memoria le larve degli oggetti, e rianimandole con le passioni del cuore, abbellisce le cose che si sono...
Page 37 - O Italiani, io vi esorto alle storie, perché niun popolo più di voi può mostrare né più calamità da compiangere, né più errori da evitare, né più virtù che vi facciano rispettare, né più grandi anime degne di essere liberate dalla...
Page 37 - Plutarco, non una degna di palesar que' tesori di tutta la filosofia degli antichi. Volgetevi alle vostre biblioteche. Eccovi annali e commentari e biografi ed elogi accademici, e il Crescimbeni ed il Tiraboschi ed il Quadrio; 71) ma dov'è un libro che discerna le vere cause della decadenza dell'utile letteratura, che riponga l'onore italiano più nel merito che nel numero degli scrittori, che vi nutra di maschia e spregiudicata filosofia, e che col potere dell'eloquenza vi accenda all'emulazione...
Page 197 - Mi trovo come attaccato a un piccolo angolo di uno spazio incomprensibile, senza sapere perché sono collocato piuttosto qui che altrove; o perché questo breve tempo della mia esistenza sia assegnato...
Page 496 - ... vaghissimo, schiettamente adornato senza cipria né rouge — e non era regolarmente bello; ma spirava un non so che, che nel mio stato d'allora m'attraeva che nulla più — mi toccava il cuore; ed immaginai che vestisse i caratteri d'un sembiante vedovile, e che il cordoglio avendo già superati i primi due parossismi si trovasse allora in...
Page 41 - Visitate l'Italia! o amabile terra! o tempio di Venere e delle Muse! e come ti dipingono i viaggiatori che ostentano di celebrarti! come t'umiliano gli stranieri che presumono d'ammaestrarti!
Page 9 - E un segno solo della parola fa rivivere l'immagine tramandata altre volte da' sensi e trascurata per lunga età nella mente; un segno solo eccita la memoria a ragionare d'uomini, di cose, di tempi che pareano sepolti nella notte ove tace il passato. Il cuore domanda sempre o che i suoi piaceri...
Page 9 - ... trasparenti nell'avvenire; moltiplica ad un tempo le sembianze e le forme che la natura consente alla imitazione dell'uomo; tenta di mirare oltre il velo che ravvolge il creato; e quasi per compensare l'umano genere dei destini che lo condannano servo perpetuo ai prestigi dell'opinione ed alla clava della forza...
Page 631 - ... sentieri conduce l'uomo a vivere in pace seco e con gli altri. Non trattasi di sapere quale sia la vera via; bensì di tenere per vera una sola, e andar sempre innanzi.