Proverbi e motti del dialetto gallipolino reccolti ed illustrati

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Tip. G. Stefanelli, 1902 - 208 pages
 

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Popular passages

Page 62 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 64 - ... qui studet optatam cursu contingere metam, multa tulit fecitque puer, sudavit et alsit, abstinuit venere et vino ; qui Pythia cantat tibicen, didicit prius extimuitque magistrum. nunc satis est dixisse ' ego mira poemata pango ; occupet extremum scabies ; mihi turpe relinqui est, et quod non didici sane nescire fateri.
Page 26 - Beatus ille, qui procul negotiis, Ut prisca gens mortalium, Paterna rura bobus exercet suis...
Page 129 - ... ma di tant'alto e nobile intelletto, che stupir fece il mondo e la natura. Mentr'egli visse, e fu Bertoldo detto, fu grato al Re; morì con aspri duoli per non poter mangiar rape e fagiuoli. Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte. Chi è uso alle rape, non vada ai pasticci. Chi è uso alla zappa, non pigli la lancia. Chi è uso al campo, non vada alla corte.
Page 62 - Quel che vien di ruffa in raffa se ne va di buffa in baffa ; Le cose malamente acquistate, in breve vanno in malora.
Page 58 - Se a ciascun l'interno affanno Si leggesse in fronte scritto, Quanti mai, che invidia fanno, Ci farebbero pietà! Si vedria che i lor nemici Hanno io seno; e si riduce Nel parere.
Page 42 - E fra l'ansiose ed avide Palme anelante il preme., Ma tocco appena perdesi, Sparisce in aer vano, Scoppia, e sol goccia sordida Lascia al fanciullo in mano. ,, Uomo ambizioso e cupido, ,, Che sudi in seguitare „ Un ben, che lusingandoti „ Si bel da lungi appare; „ Quando sarai per stringerlo „ In sul fatai momento., „ Deluso allora e stupido '
Page 141 - Chi ha denari e prati, non son mai impiccati — e I poveri sono i primi alle forche, e gli ultimi a tavola — e Chi pratica co' gran maestri, l'ultimo a tavola e il primo a
Page 159 - Siam navi all'onde algenti Lasciate in abbandono: Impetuosi venti I nostri affetti sono: Ogni diletto è scoglio: Tutta la vita è mar.
Page 100 - Non sono i medici, non sono i medicamenti che guariscono le malattie e le scacciano da' corpi umani : ella è la sola natura, e la buona regola del vivere. A questa buona regola del vivere si attenga VS illustrissima se vuoi vivere vita lunga e vita sana.

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