Storia della letteratura italiana. ...G. C. Sansoni, 1881 |
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abbiamo adesp Alighieri allegoriche anzi attrib ballata Barber BARTOLI Beatrice bella Bologn canta Canz canzone Carducci Casanat ch'è ch'egli ch'io Chè chiama Chig Ciampi cielo Cino da Pistoia codice colla componimenti concetto Convito credere cuore d'amore D'Ancona Dante Dante Alighieri dice Dino Dino Compagni Dino Frescobaldi dire dolce dolore donna ideale Donna pietosa ediz Filosofia forte nome Fraticelli Frescobaldi gentile Giuntina del 27 Guido Cavalcanti intendere interpetrazione l'anima l'Orlandi Lapo Gianni Lapo Salterelli lasso Laur Laurenz Letterat lirica Madonna Magliab Malaspina mente messer mira morte nessun cod nome nuovo amore occhi Orlandi Palat pare parla parole pensiero piange pietà poesie poeta poetico Portinari possa pure ragione Riccard rime di Cino s'io sarebbe scritto scrive secolo XIII Selvaggia Selvaggia dei Vergiolesi sembra sentimento signor sonetto sospiri spiritelli spirito terzina trova Vatic vede veggio Vergiolesi versi VIII virtù Witte XC inf
Popular passages
Page 265 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 215 - Cominciando adunque, dico che la stella di Venere due fiate era rivolta in quello suo cerchio che la fa parere serotina e mattutina, secondo i due diversi tempi, appresso lo trapassamento di quella Beatrice beata, che vive in ciclo con gli angioli, e in terra colla mia anima...
Page 268 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 217 - E sì come essere suole che l'uomo va cercando argento e fuori de la 'ntenzione truova oro, lo quale occulta cagione presenta, non forse sanza divino imperio ; io, che cercava di consolarme, trovai non solamente a le mie lagrime rimedio, ma vocabuli d'autori e di scienze e di libri : li quali considerando, giudicava bene che la filosofia, che era donna di questi autori, di queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa.
Page 208 - Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed...
Page 224 - Vita Nuova, non intendo però a quella in parte alcuna derogare, ma maggiormente giovare per questa quella; veggendo sì come ragionevolmente quella fervida e passionata, questa temperata e virile esser conviene.
Page 216 - Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente, che s'argomentava di sanare, provvide (poichè nè il mio, nè l'altrui consolare valea) ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi. E misimi a leggere quello, non conosciuto da molti, libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea. E udendo ancora, che Tullio scritto avea un...
Page 216 - E avvegna che duro mi fosse ne la prima entrare ne la loro sentenza, finalmente v'entrai tanto entro, quanto l'arte di gramatica ch'io avea, e un poco di mio ingegno potea fare; per lo quale ingegno molte cose, quasi come sognando, già vedea; sì come ne la Vita Nuova si può vedere.
Page 231 - Oltre la spera che più larga gira passa '1 sospiro ch'esce del mio core : intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira.
Page 303 - Che d' abisso gli tira suso in alto, Onde' cammino al bel giorno mi piacque, Che ora è fatto rivo, e sarà, mentre Che durerà del verno il grande assalto. La terra fa un suoi che par di smalto, E 1...