Scritti letterari di Giacomo Leopardi, Volume 2

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Successori Le Monnier, 1899
 

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Popular passages

Page 285 - Comparazione delle sentenze di Bruto minore e di Teofrasto vicini a morte.
Page 378 - ... vorrei, e s'io non conoscessi che la mia fortuna assai tosto mi priverà di questa ancora, costringendomi a consumar gli anni che mi avanzano, abbandonato da ogni conforto della civiltà, in un luogo dove assai meglio abitano i sepolti che i vivi. L'amor vostro mi rimarrà tuttavia, e mi durerà forse ancor dopo che il mio corpo, che già non vive più, sarà fatto cenere. Addio.
Page 428 - Crestomazia italiana, cioè, scelta di luoghi insigni o per sentimento o per locuzione, raccolti dagli scritti italiani in prosa di autori eccellenti d'ogni secolo, per cura del conte Giacomo Leopardi...
Page 377 - Sia dedicato a voi questo libro, dove io cercava, come si cerca spesso colla poesia, di consacrare il mio dolore, e col quale al presente (né posso già dirlo senza lacrime) prendo connato dalle lettere e dagli studi. Sperai che questi cari studi avrebbero sostentata la mia vecchiezza, e credetti colla perdita di tutti gli altri piaceri, di tutti gli altri beni della fanciullezza e della gioventù, avere acquistato un bene che da nessuna forza, da nessuna sventura mi fosse tolto.
Page 270 - ... falsità di ciò che forse si giudica, che il buon gusto non si possa trovare in libri nazionali e da contemporanei, l'uso costante di tutti i grandi scrittori di scrivere per il loro tempo e la loro nazione, o greca o latina ec., la possibilità di far libri classici e insieme nazionali...
Page 285 - La donna, cioè l'innamorata, dell'autore, è una di quelle immagini, uno di quei fantasmi di bellezza e virtù celeste e ineffabile, che ci occorrono spesso alla fantasia, nel sonno e nella veglia, quando siamo poco più che fanciulli, e poi qualche rara volta nel sonno, o in una quasi alienazione di mente, quando siamo giovani.
Page 394 - Opera assai tediosa a fare, ma che può essere quasi un altro coutento; perché infiniti sono i luoghi del Petrarca e degli altri antichi, che punteggiati scarsamente o soverchiamente o male, appena si possono intendere, e punteggiati avvedutamente e con misura, diventano chiarissimi.
Page 302 - Quando vede 1 pastor calare i raggi Del gran pianeta al nido ov' egli alberga , E .mbrunir le contrade d...
Page 324 - Quanto giova a mirar pender da un'erta le capre, e pascer questo e quel virgulto; e '1 montanaro all'ombra più conserta destar la sua zampogna e '1 verso inculto! Veder la terra di pomi coperta, ogni arbor da' suoi frutti quasi occulto: veder cozzar monton, vacche mugghiare, e le biade ondeggiar come fa il mare!
Page 301 - peragratoque victor Oceani litore, non prius signa convertit, quam cadentem in maria solem, obrutumque aquis ignem, non sine quodam sacrilegii metu, et horrore, deprehendit ». Vedi ancora le note degli eruditi a Tacito, De Germ., e.

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