The Paradiso of Dante Alighieri

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J.M. Dent and Company, 1904 - 418 pages
 

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Popular passages

Page 364 - Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di Colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Si come schiera d'api che s'infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove il suo lavoro s'insapora; Nel gran fior discendeva, che s 'adorna '. > Di tante foglie; e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Page 354 - La bellezza ch' io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda. Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Suprato fosse comico o tragedo. Chè, come sole in viso che più trema, Così lo rimembrar del dolce riso La mente mia di sè medesma scema, Dal primo giorno ch...
Page 258 - Oppresso di stupore alla mia Guida Mi volsi, come parvol, che ricorre Sempre colà, dove più si confida. E quella, come madre, che soccorre Subito al figlio pallido ed anelo Con la sua voce, che '1 suoi ben disporre, Mi disse : Non sai tu che tu se...
Page 81 - Vid' io in essa luce altre lucerne Muoversi in giro più e men correnti, Al modo, credo, di lor viste eterne.
Page 12 - Queli' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado.
Page 12 - Nel qual, sì come vita in voi, si lega. Per la natura lieta onde deriva, La virtù mista per lo corpo luce, Come letizia per pupilla viva. Da essa vien ciò che da luce a luce Par differente, non da denso e raro : Essa è formal principio che produce, Conforme a sua bontà, lo turbo e il chiaro.
Page 390 - La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate.
Page 394 - Un punto solo m' è maggior letargo, Che venticinque secoli alla impresa, Che fe' Nettuno ammirar I' ombra d'Argo. Così la mente mia tutta sospesa Mirava fissa immobile ed attenta, E sempre di mirar faceasi accesa. A quella luce cotal si diventa, Che volgersi da lei per altro aspetto È impossibil che mai si consenta; Però che il ben, ch' è del volere obbietto, Tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella È difettivo ciò ch
Page 358 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura in tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 318 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...

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