Versi e prose, Volumes 1-3All'insegna della speranza, 1831 |
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allor Amor anch'io anco Anfion ANNOTAZIONI AL CANTO avea avete bardassa bella Bella union bisogna bocca buon cantanti cascò Cavicchio cento certi ch'è ch'io chiama Ciapo ciel Civetta colpo credo cuor d'amor diavol dice dicea dicon dietro dissi dita dolce donna Dragut Druidi Ecco Egle Empoli faccia fare Farinata degli Uberti fate fece figlio FILIPPO PANANTI Fringuelli fuoco gabbia GANTO gente Ginevra degli Almieri giorno giro giuoco gran gridò Imene L'augel Lamporecchio Legnaia maestro di cappella mangiar Marcantonio Menabuoi messo mette mezzo minchione morte Mospi musici nere occhi Odin ognor panion paretai passo persone Pettirossi picchio piè Pietro piglia poco poeta povero prendere preso prete quei replicò rispose s'io santo sassi scena sentir siete signor sposa star suol suon Surtur teatro terra tira troppo trova uccelli uomo vago vate vede veder venir versi vista voglio voglion volete vuol zimbello
Popular passages
Page 99 - A far due passi gli è proprio un piacere. Poscia per non parer d'essere stracco, Sembro per la cucina un terremoto , Dicendo ad ogni po' : corpo di bacco, Fa veramente bene un po' di moto; l'aveva perso l'appetito affatto, Or della sanità sembro il ritratto.
Page 9 - Far la civetta non si addice più . Non mi dispiace che oltre della gabbia, Ove il chiuso pettier...
Page 2 - un' ala di galletto. Ha un par di calzonucci corti corti, Che un spauracchio si potrebbe farne ; Invece di botton, due spilli torti Che sempre gli punzecchiano la carne, E quando gli si attaccano alla pelle, II povero signor vede le stelle. Nere ha le calze, tutte bucherelli, Ma...
Page 77 - Donne gentili devote d' amore, Che per la via della pietà passate, Soffermatevi un poco, e poi mirate Se v'è dolor che eguagli il mio dolore.
Page 173 - Vien sempre ad annoiarti il tuo vicino : » Per sempre liberartene vuoi tu? » Prestagli uno zecchino,
Page 93 - Spesso andando così pedon pedone, Perdo il sentier, perdo la calamita, Tremo che un malandrin con un pistone, Mi assalga, e gridi, la borsa, o la vita; Spesso la notte mi ritrovo addosso, . E dormo sotto un albero, o in un fosso. Or trovando pozzanghere per tutto, Sto come un palo in mezzo del cammino, Or per mettere il piè sopra...
Page 43 - ... impaccio, faccia egli, io sto coi Frati, e zappo l'Orto . Facea però sempre danno, e confusione l'aver sul Bastimento due Comandanti, se non di fatto, almeno di nome. Io non so come potessero menar bene la barca i due Re di Sparta, ed i due Consoli a Roma . « Non può due Regi un Trono contenere , « Due Donne in una casa son Versiere ; « E se in man di due Medici è un Malato « Suonate a Comunion, quell'Uomo è andato.
Page 2 - Ha una giuhbuccia tutta toppe e spacchi, Un par di calz.onucci corti corti Da farne due tremendi spauracchi; In vece di botton due spilli torti, Che quando gli si attaccan alla pelle II povero signor vede le stelle. Nere ha le calze , tutte bucherelli , Ma venendo il cervel pronto al riparo Se le incinfrigna con due punterelli, O inzuppa un bel ditin nel< calamaro; Ogni dì dà le scarpe al ciabattino, Ma le dita fan sempre capolino.
Page 28 - Bisogna massacrar tutto il libretto, ed uscir sempre fuor del seminato, acciò quivi cader possa il duetto, e qui venire il pezzo concertato; spesso ancor da quei barbari si vuole, pria la musica, e dopo le parole. Quei chiede amor, questi una parte fiera: "Signor Maestro, la ci badi bene io l'aria debbo aver con la preghiera, ed io voglio il rondò con le catene. - Io vo' veder sul trono - Io vo* apparire sul carro trionfale.
Page 145 - Tanto per 1' inventario e sepoltura Tanto ci vuol per rimbiancar le mura, Tanto in messe ed in altre opere buone, Oltre il render la dote alia consorte. Oh ! grido con ragione E