Le più belle pagine di Dino Compagni e di Giovanni Villani

Front Cover
Treves, 1924 - 285 pages
 

Selected pages

Common terms and phrases

Popular passages

Page 58 - Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà; e sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato ; nel cospetto de...
Page 58 - ... cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno, nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita : e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m
Page 24 - Firenze e sentendolo, inanimò molti giovani contro a lui, i quali li promisono esser in suo aiuto. E essendo un dì a cavallo con alcuni da casa i Cerchi, con uno dardo in mano spronò il cavallo contro a messer Corso, credendosi esser seguito da' Cerchi, per farli trascorrere nella briga; e trascorrendo il cavallo, lanciò il dardo, il quale andò in vano.
Page 33 - Beandoli, 1) e pigliate il ferro e il fuoco con le vostre mani, e distendete le vostre malizie. Palesate le vostre inique volontà ei pessimi proponimenti ; non penate più ; andate e mettete in ruina le bellezze della vostra città. Spandete il sangue de' vostri fratelli, spogliatevi della fede e dello amore, nieghi l'uno all'altro aiuto e servigio.
Page 50 - Ruggieri, 2) giurato alla detta casa, essendo ito al suo convento, gli disse : « Sotto di te perisce una « nobile città ». Al quale rispose che niente ne sapea.
Page 22 - Pazzi e de' Donati, i quali erano più antichi di sangue ma non sì ricchi. Onde, veggendo i Cerchi salire in altezza (avendo murato e cresciuto il palazzo, e tenendo gran vita), cominciorono avere i Donati grande odio...
Page 127 - E trovandomi io in quello benedetto pellegrinaggio nella santa città di Roma, veggendo le grandi e antiche cose di quella, e leggendo le storie e
Page 218 - K vide nella visione fare un altro palazzo alla 'ncontra, il quale gli fu detto si facea per papa Clemente; e così rapportò il detto cappellano al papa, il quale mai poi non fu allegro, e poco vivette appresso: e morto lui, e lasciatolo la notte in una chiesa con grande luminaria, s'accese e arse la cassa, e '1 corpo dalla cintola in giù, anzi che persona se n'avvedesse.
Page 52 - Catellina romano, ma più crudele di lui, gentile di sangue, bello del corpo, piacevole parlatore, adorno di belli costumi, sottile d'ingegno, con l'animo sempre intento a malfare, col quale molti masnadieri ") si raunavano e gran sèguito avea ; molte arsioni e molte ruberie fece fare, e gran dannaggio a' Cerchi e a' loro amici ; molto avere guadagnò, e in grande altezza salì.
Page 251 - Altresì fece un libretto che s'intitola De vulgwri eloquentia, ove promette fare quattro libri, ma non se ne truova se non due, forse per l'affrettato suo fine, ove con forte e adorno latino e belle ragioni ripruova tutti i vulgari d'Italia. Questo Dante per lo suo savere fu alquanto presuntuoso e schifo e isdegnoso, e quasi a guisa di filosafo mal grazioso non bene sapea conversare co...

Bibliographic information