Le più belle pagine di Dino Compagni e di Giovanni VillaniTreves, 1924 - 285 pages |
Common terms and phrases
addì Adimari ambasciadori amici andorono appresso Aretini Arezo assai avea Battifolle Bianchi buona cagione capitano Cardinale Cardinale da Prato Carlo di Valos casa castello Castruccio Cavalcanti cavalieri cavallo Cerchi ch'era chè Chiesa città di Firenze cittade cittadini Compagni e Giovanni Comune consiglio consorti contado contasto Corso Donati Cronica d'Arezo Dante detto anno detto messer Dino Compagni ebbono erano facea fare fece figliuolo Fiorentini fiorini Firenze Francia furono fusse Genova gente Geri Spini Gherardini Ghibellini Giano Giano della Bella Giovanni Villani gran Guelfi Bianchi Guelfi Neri guerra incontanente innanzi l'altra Lombardia Lucca Lucchesi mandò mese messer Corso messer Corso Donati messer Geri morte mperadore nimici niuno onore oste pace palagio papa Bonifazio pedoni piè Pisa Pisani Pistoia podestà popolani popolo prenze prese Priori raunata rentini renze rimase rono Ruberto San Piero Santa sanza savio signore terra Torre della Castagna Toscana uficio Uguccione uomini usciti venire venne
Popular passages
Page 58 - Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà; e sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato ; nel cospetto de...
Page 58 - ... cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno, nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita : e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m
Page 24 - Firenze e sentendolo, inanimò molti giovani contro a lui, i quali li promisono esser in suo aiuto. E essendo un dì a cavallo con alcuni da casa i Cerchi, con uno dardo in mano spronò il cavallo contro a messer Corso, credendosi esser seguito da' Cerchi, per farli trascorrere nella briga; e trascorrendo il cavallo, lanciò il dardo, il quale andò in vano.
Page 33 - Beandoli, 1) e pigliate il ferro e il fuoco con le vostre mani, e distendete le vostre malizie. Palesate le vostre inique volontà ei pessimi proponimenti ; non penate più ; andate e mettete in ruina le bellezze della vostra città. Spandete il sangue de' vostri fratelli, spogliatevi della fede e dello amore, nieghi l'uno all'altro aiuto e servigio.
Page 50 - Ruggieri, 2) giurato alla detta casa, essendo ito al suo convento, gli disse : « Sotto di te perisce una « nobile città ». Al quale rispose che niente ne sapea.
Page 22 - Pazzi e de' Donati, i quali erano più antichi di sangue ma non sì ricchi. Onde, veggendo i Cerchi salire in altezza (avendo murato e cresciuto il palazzo, e tenendo gran vita), cominciorono avere i Donati grande odio...
Page 127 - E trovandomi io in quello benedetto pellegrinaggio nella santa città di Roma, veggendo le grandi e antiche cose di quella, e leggendo le storie e
Page 218 - K vide nella visione fare un altro palazzo alla 'ncontra, il quale gli fu detto si facea per papa Clemente; e così rapportò il detto cappellano al papa, il quale mai poi non fu allegro, e poco vivette appresso: e morto lui, e lasciatolo la notte in una chiesa con grande luminaria, s'accese e arse la cassa, e '1 corpo dalla cintola in giù, anzi che persona se n'avvedesse.
Page 52 - Catellina romano, ma più crudele di lui, gentile di sangue, bello del corpo, piacevole parlatore, adorno di belli costumi, sottile d'ingegno, con l'animo sempre intento a malfare, col quale molti masnadieri ") si raunavano e gran sèguito avea ; molte arsioni e molte ruberie fece fare, e gran dannaggio a' Cerchi e a' loro amici ; molto avere guadagnò, e in grande altezza salì.
Page 251 - Altresì fece un libretto che s'intitola De vulgwri eloquentia, ove promette fare quattro libri, ma non se ne truova se non due, forse per l'affrettato suo fine, ove con forte e adorno latino e belle ragioni ripruova tutti i vulgari d'Italia. Questo Dante per lo suo savere fu alquanto presuntuoso e schifo e isdegnoso, e quasi a guisa di filosafo mal grazioso non bene sapea conversare co...