Il teatro Italiano nel secolo XVIII: lezioni

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Fratelli Treves, 1876 - 670 pages
 

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Page 568 - Impaziente, torbido, adirato Sempre; a me stesso incresco ognora, e altrui; Bramo in pace far guerra, in guerra pace : Entro ogni nappo ascoso tosco io bevo. Scorgo un nemico in ogni amico; i molli Tappeti assirj, ispidi dumi al fianco Mi sono; angoscia il breve sonno; i sogni Terror: Che più?
Page 419 - ... suoi? Celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l'amico estinto, e l'estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall'insultar de...
Page 327 - Io credo fermamente, che gli uomini debbano imparare in teatro ad esser liberi, forti, generosi, trasportati per la vera virtù, insofferenti d'ogni violenza, amanti della patria, veri conoscitori dei proprj diritti, e in tutte le passioni loro ardenti, retti, e magnanimi.
Page 580 - È già con esso morte... SAUL Ma, è poco a mia vendetta ei solo. Manda in Nob l'ira mia, che armenti, e servi, madri, case, fanciulli uccida, incenda, distrugga, e tutta l'empia stirpe al vento disperda. Omai, tuoi sacerdoti a dritto dir ben potranno: « Evvi un Saùl ». Mia destra, da voi si spesso provocata al sangue, non percoteavi mai: quindi sol, quindi, lo scherno d'essa.
Page 101 - Si vedria che i lor nemici hanno in seno; e si riduce nel parere a noi felici ogni lor felicità.
Page 570 - Quand'io, privato, oscuro, e lungi tanto Stava dal trono e da ogni suo pensiero; Or, da più notti, quella voce istessa Fatta è tremenda, e mi respinge, e tuona In suon di tempestosa onda mugghiante: — Esci Saùl; esci Saulle-...
Page 314 - L'indole, che io andava intanto manifestando in quei primi anni della nascente ragione, era questa. Taciturno e placido, per lo più ; ma alle volte loquacissimo e vivacissimo; e quasi sempre negli estremi contrarj : ostinato e restìo contro la forza ; pieghevolissimo agli avvisi amorevoli ; rattenuto più che da nessun'altra cosa dal timore d'essere sgridato ; suscettibile di vergognarmi fino all'eccesso, e inflessibile se io veniva preso a ritroso.
Page 516 - Tu 1 sai che non ti fu per lei amara In Utica la morte, ove lasciasti La veste ch
Page 568 - Ah! no: deriva ogni sventura mia Da più terribil fonte... E che? Celarmi L'orror vorresti del mio stato? Ah! s'io Padre non fossi, come il son, pur troppo!

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