L'Eneide di Virgilio, del comm. A. Caro, Volume 16

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Page 331 - che possi esser stampato , osservando gli ordini in materia di Stampe , e presentando le solite Copie alle Pubbliche Librerie di Venezia , e di Padova . Dat. li 13.
Page 251 - 1' estremo Autunno Per le selve cader , non tanti augelli Si veggon d'alto mar calarsi a terra , Quando il freddo li caccia ai liti aprichi • Quanti eran questi . I primi avanti orando Chiedean passaggio , e con le sporte mani Mostravano il disio de l'altra ripa ; Ma
Page 271 - giunga La mia con la tua destra , e grazia fammi, Che di vederti, e di parlarti io goda. Mentre così dicea ; di l'argo pianto Rigava il volto , e distendea le palme, E tre volte abbracciandolo, altrettante ( Come vento stringesse , o fumo, o sogno ) Se ne tornò con le man
Page 251 - accesi Come di bragia . Ha con un groppo al collo Appeso un lordo ammanto , e con un palo , Che gli fa remo, e con la vela regge L' affumicato legno , onde tragitta Su l'altra riva ognor la gente morta. Vecchio è d'aspetto
Page 105 - Per di fronde velare i sacri altari, Mentre de' suoi più teneri e più verdi Arbusti , or questo, or quel diramo, e svelgo; Orribile a veder, stupendo a dire, M'apparve un mostro, che divelto il primo Da le prime radici , uscir' di sangue Luride goccie, e ne fu '1 suolo asperso . Ghiado mi strinse il
Page 270 - era ricinta, E di verde coverta ; ivi in disparte De* suoi nipoti avea l'anime accolte, Ch'a la vita di sopra eran chiamate, E facendo di lor rassegna e mostra Gli annoverava: esaminava i Fati, Le fortune, il valor di mano in mano > Gli ordini, ei tempi loro. Enea comparve Sul campo intanto: a cui tosto
Page 20 - a me solo è dato. Per lui sono i suoi sassi e le sue grotte , Case degne di voi. Quella è sua reggia : Quivi solo si vanti, e per regnare, De la prigion de' suoi venti non esca . Cosi dicendo , in quanto
Page 280 - arti il vanto, Avvivino i colori, ei bronzi, ei marmi, Muovano con la lingua i tribunali, Mostrin con l'Astrolabio, e col Quadrante Meglio del ciel le stelle, ei moti loro ; Che ciò meglio sapran forse di voi . Ma voi Romani miei .reggete il mondo Con l'imperio, e con
Page 265 - Quei de la terra smisurato alunno , Che tien disteso di campagna quanto Un giogo in nove giorni ara di buoi . Questi ha sopra un famelico avoltore, Che con l'adunco rostro al cor d'intorno Gli picchia, e rode ; e perché sempre il pasca, Non mai lo scema si, che '1
Page 185 - Ella talor le gravi luci alzando La mira appena, che di nuovo a forza Morte le chiude ; e la ferita intanto Sangue e fiato spargendo anela, e stride. Tre volte sopra il cubito risorse : Tre volte cadde , ed a la terza giacque. E gli occhi, volti al

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