L'Eneide di Virgilio, del comm. A. Caro, Volume 16 |
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Acate Aceste affanni allor altari Anchise anco armata avanti avea avean Calcante Cartago ch'a ch'io che'l ciel Cloanto compagni cotal Creusa d'intorno d'ogni d'oro Dardania Dardano destrier dianzi dicea Dido diè Dolopi Ecate ecco empie Enea Eneide Entello eran Fato Febo fera ferro fiamme fiero figlio fiume foco forza Frigia fuggi gente Giove gittato Giuno Giunon giunto gran Greci gridando guerra guisa indarno indi infra insieme intanto intorno Julo l'altro l'arena l'armi l'aura l'onde Lazio legni lieto lito lunge madre mare mezzo Micene monte morte mostro navi nembo Nettuno notte Numi occhj omai padre Anchise Palinuro Patria petto piè porto Poscia pria Priamo Quinci re Latino regi regina regno remi riva ruina sacro sangue sassi schiere scogli seco securo seggio selve Sicania Sicheo spavento stelle tempesta terra Teucri tosto Troja Trojani unqua vele venti vide Virg volte
Popular passages
Page 331 - che possi esser stampato , osservando gli ordini in materia di Stampe , e presentando le solite Copie alle Pubbliche Librerie di Venezia , e di Padova . Dat. li 13.
Page 251 - 1' estremo Autunno Per le selve cader , non tanti augelli Si veggon d'alto mar calarsi a terra , Quando il freddo li caccia ai liti aprichi • Quanti eran questi . I primi avanti orando Chiedean passaggio , e con le sporte mani Mostravano il disio de l'altra ripa ; Ma
Page 271 - giunga La mia con la tua destra , e grazia fammi, Che di vederti, e di parlarti io goda. Mentre così dicea ; di l'argo pianto Rigava il volto , e distendea le palme, E tre volte abbracciandolo, altrettante ( Come vento stringesse , o fumo, o sogno ) Se ne tornò con le man
Page 251 - accesi Come di bragia . Ha con un groppo al collo Appeso un lordo ammanto , e con un palo , Che gli fa remo, e con la vela regge L' affumicato legno , onde tragitta Su l'altra riva ognor la gente morta. Vecchio è d'aspetto
Page 105 - Per di fronde velare i sacri altari, Mentre de' suoi più teneri e più verdi Arbusti , or questo, or quel diramo, e svelgo; Orribile a veder, stupendo a dire, M'apparve un mostro, che divelto il primo Da le prime radici , uscir' di sangue Luride goccie, e ne fu '1 suolo asperso . Ghiado mi strinse il
Page 270 - era ricinta, E di verde coverta ; ivi in disparte De* suoi nipoti avea l'anime accolte, Ch'a la vita di sopra eran chiamate, E facendo di lor rassegna e mostra Gli annoverava: esaminava i Fati, Le fortune, il valor di mano in mano > Gli ordini, ei tempi loro. Enea comparve Sul campo intanto: a cui tosto
Page 20 - a me solo è dato. Per lui sono i suoi sassi e le sue grotte , Case degne di voi. Quella è sua reggia : Quivi solo si vanti, e per regnare, De la prigion de' suoi venti non esca . Cosi dicendo , in quanto
Page 280 - arti il vanto, Avvivino i colori, ei bronzi, ei marmi, Muovano con la lingua i tribunali, Mostrin con l'Astrolabio, e col Quadrante Meglio del ciel le stelle, ei moti loro ; Che ciò meglio sapran forse di voi . Ma voi Romani miei .reggete il mondo Con l'imperio, e con
Page 265 - Quei de la terra smisurato alunno , Che tien disteso di campagna quanto Un giogo in nove giorni ara di buoi . Questi ha sopra un famelico avoltore, Che con l'adunco rostro al cor d'intorno Gli picchia, e rode ; e perché sempre il pasca, Non mai lo scema si, che '1
Page 185 - Ella talor le gravi luci alzando La mira appena, che di nuovo a forza Morte le chiude ; e la ferita intanto Sangue e fiato spargendo anela, e stride. Tre volte sopra il cubito risorse : Tre volte cadde , ed a la terza giacque. E gli occhi, volti al