Opere del cavaliere Lionardo Salviati, Volume 1Società tipografica de'Classici italiani, 1809 |
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abbia Accademia Fiorentina adunque affetti Agata ajuto alcuna altra amici amicizia animo Antifonte appresso Aristotile Balia Bargello benivolenza Bernabò bisogna buona Caravela Carpigna casa ch'e ch'ella ch'io chè che'l Ciappelletto Clarice colui costui cotal cotesto credo d'alcuna desiderio detto diavolo dico dietro dilettevole diletto dire dolore Duti essendo esso Euripide eziandio Fanticchio fare favella felicità figliuolo Fortunio fusse Ghibellino finto giammai giovane Giuggiola Gozzo Granchio Guelfo finto guisa innanzi l'ajuto l'altro l'amicizia l'animo ladro lasciar Lionardo luogo manco maraviglia medesimo Menandro mente niuna nondimanco Oimè onesta Orsù padrone Paganin parimente parlare parole paura pensi perciocchè perocchè Petrarca piacer piacere Pico Platone poco Poeta possa ragione Rocchio Rosa s'io Salviati Vol sarà scala di seta Scena seco sentimento Ser Ciappelletto sommo sonetto speranza spezialmente Spina Tofano Trappola trovato uomini uomo Vanni vecchio veduto veggo vero virtù voglio volte vuoi
Popular passages
Page 219 - Conciossiacosaché tu incominci pur ora quel viaggio del quale io ho la maggior parte, si come tu vedi, fornito, cioè questa vita mortale; amandoti io assai, come io fo, ho proposto meco medesimo di venirti mostrando quando un luogo e quando...
Page 141 - E coprir suo dolor quand' altri '1 punge. E so come in un punto si dilegua' E poi si sparge per le guance il sangue, Se paura o vergogna avvien che '1 segua. So come sta tra' fiori ascoso 1" angue ; Come sempre fra due si vegghia e dorme ; Come senza languir si more e laugue.
Page vii - Silvano vi abbia riferito, vi dirò primamente che le vostre cose mi piacciono, e non tanto che io le riprenda, le giudico degne di molta lode, e le celebro con ognuno, come ho fatto con lui. E quello che io...
Page vii - Io lodo nel vostro dire la dottrina, la grandezza, la copia, la varietà, la lingua, gli ornamenti, il numero, ed in vero...
Page viii - E delle parole , non altro . La composizion d'esse, per bella, artificiosa, e ben figurata che sia , mi pare alle volte confusa . E questo credo che proceda dalla lunghezza de' periodi : perché alle volte mi pajono di molti più membri , che non bisogna alla chiarezza del dire; il che sapete che fa confusione , e si lascia indietro gli auditori...
Page 166 - L' alto trionfo del regno verace , Dammi virtù a dir coni' io lo vidi. Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page viii - E questo credo che proceda dalla lunghezza de' periodi; perché alle volte mi pajono di molti più membri che non bisogna alla chiarezza del dire ; il che sapete che fa confusione, e si lascia indietro gli auditori
Page 168 - l cor giovenil di lei s' accorse. Così pensosa in atto umile e saggio S' assise, e seder femmi in una riva La qual ombrava un bel lauro ed un faggio. Come non conosco io l' alma mia Diva ? Risposi in guisa d' uom che parla e plora : Dimmi pur, prego, se sei morta o viva. Viva son io, e tu sei morto ancora, Diss' ella, e sarai sempre infin che giunga Per levarti di terra l' ultim
Page 405 - Innamorato un par mio ? che sono Più di là che di qua ? tu mi fai ridere.
Page 179 - Or ti piaccia gradir la sua venuta: Libertà va cercando eh' è sì cara, Come sa chi per lei vita 'rifiuta. . Tu...