Atti della Accademia di scienze, lettere e arti di Palermo

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Page 11 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di...
Page 10 - Ottobre; e secondo l'usanza nostra, ella si partio in quello anno de la nostra indizione, cioè de li anni Domini, in cui lo perfetto numero nove volte era compiuto in quello centinaio nel quale in questo mondo ella fue posta, ed ella fue de li cristiani del terzodecimo centinaio.
Page 13 - ... avere e nella persona., e tra questi fu Dante.» Dunque secondo il Boccaccio Dante non era ambasciatore a Roma, ma era a Firenze e fuggì con Vieri dei Cerchi e coi suoi. E lo Stefani, cronista del secolo decimoquarto, racconta «che Dante di Alagherio degli Alighieri, onorevole cittadino, come furono cacciati di Firenze i Bianchi, egli perché era di quella parte, si partì sanza aspettare corniate, ed andò in studio ed in altro modo errando circa venti anni.
Page 12 - Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca.
Page 13 - 1 suo esilio di Firenze fu per cagione che quando messer Carlo di Valos della casa di Francia venne in Firenze l'anno 1301 e caccionne la parte Bianca, come addietro ne' tempi è fatta menzione, il detto Dante era de...
Page 7 - ... fuor dell'aura morta, che m'avea contristati gli occhi e '1 petto. Lo bel pianeta che ad amar conforta, faceva tutto rider l'oriente, velando i Pesci ch'erano in sua scorta.
Page 6 - La faccia un po' un corso elementare 'di grammatica Italiana, se no « non si può proprio discorrer di filologia con Lei. La lezione tulio la « perchè il sacro poema ci apparisca in tutta la sua insuperata « grandezza morale, civile, poetica, sarà proprio necessario « dover sapere, quando nacque Dante Allighieri? »—Con questo ragionamento si dichiarerebbero oziose tre quarti delle quistioni storiche, se non tutte. La ricerca del vero in...
Page 1 - Sulle principali apparenze del pianeta Venere durante dodici sue rivoluzioni sinodiche dal 1290 al 1309, e sugli accenni ad esse nelle opere di Dante.
Page 7 - Nell'ora credo, che dell'oriente Prima raggiò nel monte Citerea, Che di fuoco d'amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori; e cantando dicea: Sappia, qualunque il mio nome dimanda, Ch'io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda.

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