Il tesoretto e Il favoletto di ser Brunetto Latini

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Presso G. Molini, all'insegna di Dante, 1824 - 259 pages
 

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Page xxi - Tesoro , e più altri libri in filosofia , e de' vizi e di virtù , e fu dittatore del nostro comune. Fu mondano uomo, ma di lui avemo fatta menzione, perocch' egli fu cominciatore e maestro in digrossare i Fiorentini , e farli scorti in bene parlare, e in sapere guidare e reggere la nostra repubblica secondo la politica.
Page xxvi - Ed egli a me : Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m'accorsi nella vita bella. E s'io non fossi sì per tempo morto, Veggendo il cielo a te così benigno, Dato t'avrei all'opera conforto.
Page xxix - Brunetto voler dimostrare che esso fosse astrologo, e per queil' arte comprendesse ne' corpi superiori ciò che egli al presente gli dice : o potrebbesi dire, ser Brunetto, siccome uomo accorto, aver compreso in questa vita gli costumi e gli studj dell'autore esser tali, che di lui si dovesse quello sperare, che esso gli dice...
Page xxi - Latini, il quale fu gran filosofo, e fu sommo maestro in rettorica, tanto in bene sapere dire come in bene dittare. E fu quegli che spuose la Rettorica di Tullio, e fece il buono e utile libro detto Tesoro, e il Tesoretto, e la chiave del Tesoro, e più altri libri in filosofia, e de' vizi e di virtù, e fu dittatore del nostro comune.
Page 200 - ... fioretti opimo, sì, soprastando al lume intorno intorno, vidi specchiarsi in più di mille soglie quanto di noi là su fatto ha ritorno.
Page xxii - motteggevole , dotto e astuto , e di certi motti piacevoli „ abbondante , non però senza gravita e temperamento „ di modestia , la quale faceva alle sue piacevolezze dare „ fede giocondissima , di sermone piacevole , il quale „ spesso moveva a riso . Fu officioso e costumato , e di „ natura utile , severo e grave , e per abito di tutte le „ virtù felicissimo , se con più severo animo le ingiurie „ della furiosa patria avesse potuto con sapienza sopporta,, re „ . Leggansi gli altri...
Page xii - ... grande stima, che, avendo, in un contratto fatto per lui, errato, e per quello essendo stato accusato di falsità, volle avanti esser condannato per falsario che egli volesse confessare d'avere errato...
Page lv - Che quasi in voto a te sacrate i' porto. Forse un dì fia che la presaga penna Osi scriver di te quel ch'or n'accenna. È ben ragion, s'egli avverrà che in pace II buon popol di Cristo unqua si veda, E con navi e cavalli al fero Trace Cerchi ritor la grande ingiusta preda, Ch'a te lo scettro in terra, o, se ti piace, L'alto imperio de
Page 12 - Ghibellini, Per guerra de' vicini, Esso Comune saggio Mi fece suo messaggio AH' alto re di Spagna Ch' or è re della Magna, E la corona attende, Se Dio non gliel contende; Che già sotto la luna Non si trova persona, Che per gentil legnaggio, Nè per alto barnaggio, Tanto degno ne fosse, Com

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