Ezelino da Romano, storia d'un Ghibellino, esumata da Cesare Cantù

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G. Gnocchi, 1854 - 390 pages
 

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Page 95 - Questo signore viene, e conviensi onorare. Levate via i vostri sdegni e fate pace tra voi, acciò...
Page 93 - E dovete sapere, che città non fanno » già palagi, né rughe belle, né uomo persona bel» la, né drappi ricchi: ma legge naturale, ordinata » giustizia, e pace, e gaudio intendo che fa città, e » uomo ragione, e sapienza, e costumi onesti, e retti
Page 117 - O è preparazion, che nell' abisso Del tuo consiglio fai, per alcun bene In tutto dall' accorger nostro scisso ? Chè le città d' Italia tutte piene Son di tiranni, ed un Marcel diventa Ogni villan che parteggiando viene.
Page 319 - Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtude e conoscenza.
Page 176 - Avete il Vecchio e il Nuovo Testamento, E il Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Page 95 - Levatevi, o malvagi cittadini, pieni di scandoli, e pigliate il ferro e il fuoco con le vostre mani, e distendete le vostre malizie. Palesate le vostre inique volontà ei pessimi proponimenti; non penate più; andate e mettete in ruina le bellezze della vostra città. Spandete il sangue de' vostri fratelli, spogliatevi della fede e dello amore: nieghi l'uno all'altro aiuto e servigio.
Page 94 - Signori , perché volete voi confondere , e disfare una così buona Città ? Contro a chi volete pugnare ? contro a vostri fratelli?
Page 320 - L'ombra di chi ha dottanza, E poi prende ardimento Quant' ha maggior paura : Così amor m...
Page 95 - Guardate a' vostri antichi, se ricevettono merito nelle loro discordie : barattate gli onori che eglino acquistarono. Non v' indugiate, miseri. Che più si consuma un dì nella guerra, che molti anni non si guadagna in pace : e piccola è quella favilla, che a distruzione mena un gran regno.
Page 94 - Cari e valenti cittadini , i quali comunemente tutti prendeste il sacro baptesimo di questo fonte , la ragione vi sforza , e stringe ad amarvi come cari fratelli , e ancora perché possedete la più nobile città del mondo. Tra voi è nato alcuno sdegno per gara d'iifici ; gii quali come voi sapete , i miei compagni e io con sacramento v'abbiamo promesso d'accomunargli.

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