L'Osservatore Fiorentino sugli edifizi della sua patria, Volumes 1-4Celli e Ricci, 1831 |
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accademia adunque alcuni allora altre anco antichi Antonio appresso avea avesse Batista belle arti Bernardo Bandini Bernardo Buontalenti Bianca Cappello braccia cardinale casa celebre ch'ei chè chiamato chiesa circa citato città cittadini colla compagnia convento Cosimo Cosimo III detto dice dini dipiù disegno doppo Duca Duca Alessandro ebbe erano essendo fabbrica famiglia fece Ferdinando Fiesole figliuolo Filippo fiorentini Firenze Francesco frati furon furono giardino Giorgio Vasari giorno Giovanni Giuseppe Del Rosso Gnomone governo gran grandissima Granduca inoggi Jacopo Jacopo Salviati l'anno legge lettere Lorenzo luogo maestri maggior maraviglia Maria marmo medesimo Medici mente mezzo Mondragone morte Niccolò Niccolò Macchiavelli nome Novella nuovo ordine padre palazzo Palazzo Vecchio Papa parimente passato piazza Pietro Pietro Carnesecchi Pisa pittura Pontefice popolo porta prese principio pubblica quegli quivi ragione renze Repubblica Repubblica fiorentina Santo secolo Signore simo sino solstiziale spedale suddetto Toscana trova Vasari Vedi Vescovo zione
Popular passages
Page 80 - ... detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d'oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co...
Page 107 - ... dipoi lo confortò a tornarsene a casa, affermandogli che il popolo e la libertà era a cuore agli altri cittadini come a lui. Privato adunque messer...
Page 70 - Né morì mai alcuno non solamente in Firenze, ma in Italia, con tanta fama di prudenza, né che tanto alla sua patria dolesse. E come dalla sua morte ne dovesse nascere grandissime rovine, ne mostrò il cielo molti evidentissimi segni...
Page 107 - Già erano le loro case dal popolo occupate, e Francesco, così ignudo, fu di casa tratto , e al palagio condotto , fu a canto dell' Arcivescovo ed agli altri appiccato.
Page 100 - Riario, nipote del conte Girolamo, nel qual luogo ancora essendo, fu dal papa alla dignità del cardinalato promosso. Parve pertanto ai congiurati di condurre questo cardinale a Firenze...
Page 6 - ... più savi di questa città è stato detto e consigliato in pubblica e privata adunanza, non doversi intraprendere le cose del Comune, se il concetto non è di farle corrispondenti ad un cuore che vien fatto grandissimo, perché composto dell'animo di più cittadini uniti insieme in un sol volere...
Page 87 - Amava ognuno, i buoni lodava, e de' cattivi aveva compassione. Non domandò mai onori, ed ebbegli tutti. Non andò mai in palagio se non chiamato. Amava la pace, e fuggiva la guerra. Alle avversità degli uomini sovveniva, le prosperità aiutava. Era alieno dalle rapine pubbliche, e del bene comune aumentatore.
Page 97 - Pazzi si tiravano dietro; la facilità dello ammazzargli, per andare per la città senza compagnia e senza sospetto; e dipoi morti che fossero, la facilità del mutare lo Stato. Le quali cose Giovan Batista interamente non credeva, come quello che da molti altri Fiorentini aveva udito altrimenti parlare.
Page 106 - Medici fatto sordo, l'altra in Firenze non era cognosciuta, non gli fu risposto da alcuno. Solo i Signori che la parte superiore del Palagio signoreggiavano, con i sassi lo salutarono , e con le minacce in quanto poterono lo sbigottirono. E stando messer...
Page 101 - Stefano sacerdote, duoi che per pratica e per natura erano a tanta impresa inettissimi. Perché se mai in alcuna faccenda si ricerca l'animo grande e fermo, e nella...