PurgatorioPresso Puzziello, 1838 |
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Adunque alcun Alfieri altra amore angeli anime Arno avarizia Beatrice bella Boccaccio Boezio buon caggia Cantica canto carro Castelvetro ch'a ch'è ch'io chè che'l chiama cielo colla colui corpo cotal credo Dante Vol desiderio destra detto dice dietro diletto dimanda dimostra divina dolce donna dritto ellissi Eunoè fece Filippo il Bello forza gente giro gran grido grifone guarda immagine Inferno intende l'altro l'anima l'ombra l'uno lascia Lombardi lume luogo maggior maraviglia mente mondo monte morte mostra Nidob notte nuovo occhi ovra parlare parole passo peccato perciocchè perocchè Petrarca piangere picciol poco Poeta poscia prego pria purga purgatorio quivi raggi ragione riguardo Roberto il Forte s'ha salire sentimento sino Sordello spiega spirito Stazio stelle stra suono suppl terra terzo tosto vede veder veggio Venturi verso vidi Virgilio virtù vista vivo volge volse vuol dire
Popular passages
Page viii - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Page 404 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 396 - Sovra candido vel, cinta d' oliva, Donna m' apparve sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato con la sua presenza, Non era di stupor tremando affranto. Senza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù, che da lei mosse, D' antico amor sentii la gran potenza.
Page 416 - Volgi, Beatrice, volgi gli occhi santi, Era la sua canzone, al tuo fedele, Che, per vederti, ha mossi passi tanti. Per grazia fa noi grazia che disvele A lui la bocca tua, sì che discerna La seconda bellezza che tu cele.
Page 117 - A' miei portai l' amor che qui raffina. O, diss' io lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch' ei non sien palesi ? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. 172 Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
Page 291 - Dio m'alluminasti. Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte, quando dicesti: 'Secol si rinova; torna giustizia e primo tempo umano, e progenie scende da ciel nova'.
Page 427 - Però, in pro del mondo che mal vive, Al carro tieni or gli occhi, e, quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. 36 Così Beatrice ; ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto, La mente e gli occhi , ov
Page 263 - Tempo vegg' io, non molto dopo ancoi, 70 Che tragge un altro Carlo fuor di Francia, Per far conoscer meglio e sè ei suoi. Senz
Page 233 - Che è moto spiritale, e mai non posa Fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer quant...
Page 317 - Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne. E qual più a guardar oltre si mette, Non vede più dall' uno all' altro stilo ; E quasi contentato si tacette.