La Commedia di Dante AllighieriRivington, 1890 - 500 pages |
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... piede : Lasciammo il muro , e gimmo in ver lo mezzo Per un sentier ch ' ad una valle fiede , Che infin lassù facea spiacer suo lezzo . D CANTO XI . IN su l'estremità d ' un ' 97-136 . 49 Quando sarai dinanzi al dolce raggio ...
... piede : Lasciammo il muro , e gimmo in ver lo mezzo Per un sentier ch ' ad una valle fiede , Che infin lassù facea spiacer suo lezzo . D CANTO XI . IN su l'estremità d ' un ' 97-136 . 49 Quando sarai dinanzi al dolce raggio ...
Page 57
... facea basso Quel sangue sì , che cocea pur li piedi : E quivi fu del fosso il nostro passo . Sì come tu da questa parte vedi Lo bulicame che sempre si scema , Disse il Centauro , voglio che tu credi , Che da quest ' altra più a più giù ...
... facea basso Quel sangue sì , che cocea pur li piedi : E quivi fu del fosso il nostro passo . Sì come tu da questa parte vedi Lo bulicame che sempre si scema , Disse il Centauro , voglio che tu credi , Che da quest ' altra più a più giù ...
Page 67
... facea far le grida . Dentro dal monte sta dritto un gran veglio , Che tien volte le spalle inver Damiata , E Roma guata sì come suo speglio . La sua testa è di fin ' oro formata , E puro argento son le braccia e il petto , Poi è di rame ...
... facea far le grida . Dentro dal monte sta dritto un gran veglio , Che tien volte le spalle inver Damiata , E Roma guata sì come suo speglio . La sua testa è di fin ' oro formata , E puro argento son le braccia e il petto , Poi è di rame ...
Page 74
... facea ghiotto . Poi cominciai : Non dispetto , ma doglia La vostra condizion dentro mi fisse Tanto , che tardi tutta si dispoglia , Tosto che questo mio Signor mi disse Parole , per le quali io mi pensai , Che qual voi siete , tal gente ...
... facea ghiotto . Poi cominciai : Non dispetto , ma doglia La vostra condizion dentro mi fisse Tanto , che tardi tutta si dispoglia , Tosto che questo mio Signor mi disse Parole , per le quali io mi pensai , Che qual voi siete , tal gente ...
Page 86
... facea zuffa , combat Lo fondo è cupo sì , che non ci basta Loco a veder senza montare al dosso Dell ' arco , ove lo scoglio più soprasta , Quivi venimmo , e quindi giù nel fosso Vidi gente attuffata in uno sterco , Che dagli uman ...
... facea zuffa , combat Lo fondo è cupo sì , che non ci basta Loco a veder senza montare al dosso Dell ' arco , ove lo scoglio più soprasta , Quivi venimmo , e quindi giù nel fosso Vidi gente attuffata in uno sterco , Che dagli uman ...
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Common terms and phrases
Acheronte alcun Allor altra altrui ambo amor anima appresso Arno aspetto assai avarizia avea Barbariccia beato Beatrice buon CANTO CANTO VII CANTO XXXI cerchio ch'è Chè ciascun ciel colui cominciò convien cotal cotanto credo CRISTO dico dietro dinanzi disio disiri dissi divina dolce Donna dritto drizzò Duca eterno facea fece fiamma Flegias foco fummo gente Gerion giro giuso gridò guarda Indi inferno innanzi Jacopo Rusticucci laggiù lascia Latona leva lieta loco luce lume Maestro maraviglia mente mondo monte mortal mosse mostra occhi omai parea parlar parole passi Perocchè petto piange pianta Piccarda picciol piè poco Poscia prego pria puote quei quinci Quivi raggio ragion retro rispose rota santa senti Sì ch spira spirto stella surge suso Tebe terra tosto trista vedea veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volse volto
Popular passages
Page 486 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa ; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s'- adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Page 13 - PER me si va nella città dolente, Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate ! Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta : Perch' io : Maestro, il senso lor m
Page 125 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza. Li miei compagni fec' io sì acuti, Con quest' orazion picciola, al cammino, Che appena poscia gli avrei ritenuti. E, volta nostra poppa nel mattino, De' remi facemmo ale al folle volo, Sempre acquistando del lato mancino.
Page 317 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 246 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 337 - Per l' universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende Fu...
Page 315 - ... l'occhio la sostenea lunga fiata: così dentro una nuvola di fiori, che dalle mani angeliche saliva e ricadeva in giù dentro e di fuori, 30 sopra candido vel cinta d'oliva, donna m'apparve sotto verde manto vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio che già cotanto tempo era stato, che alla sua presenza...
Page 463 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propria virtù che la sublima, Fee' io in tanto, in quanto ella diceva, Stupendo ; e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Page 467 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
Page 456 - SE mai continga che il poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m