Saggio critico sulla causa criminosa

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E. Anfossi, 1885 - 83 pages
 

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Popular passages

Page 44 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancialotto, come amor lo strinse; Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Page 61 - Nondimanco, perché il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà, o presso, a noi. E assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi, che, quando s'adirano, allagano e...
Page 43 - Pigli, adunque, la illustre casa vostra questo assunto, con quello animo e con quella speranza che si pigliano le imprese...
Page 54 - Pur suso al ciel, cosi come se tutto Movesse seco di necessitate. Se cosi fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. 73 Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti : ma, posto ch...
Page 15 - ... chi anche da politico, ma non prendendo di mira che una sola parte di questo immenso edificio ; chi come Montesquieu ha ragionato piuttosto sopra quello che si è fatto, che sopra quello che si dovrebbe fare ; ma niuno ci ha dato ancora un sistema compiuto e ragionato di legislazione, niuno ha ancora ridotta questa materia ad una scienza sicura ed ordinata, unendo i mezzi alle regole, e la teoria alla pratica. Questo è quello che io intraprendo di fare in quest'opera, che ha per titolo : La...
Page 65 - Non est haec via redeundi ad patriam, Pater mi, sed si alia per vos aut deinde per alios invenietur, quae famae Dantis atque honori non deroget, illam non lentis passibus acceptabo. Quod si per nullam talem Florentia introitur, nunquam Florentiam introibo. Quidni? Nonne solis astrorumque specula ubique conspiciam? Nonne dulcissimas veritates potero speculari ubique sub caelo ni prius inglorium, immo ignominiosum populo Florentiaeque civitati me reddam ? Quippe nec panis deficiet
Page 49 - Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Page 15 - È cosa strana ; fra tanti scrittori che si sono consacrati allo studio delle leggi, chi ha trattato questa materia da solo giureconsulto, chi da filologo, chi anche da politico, ma non prendendo di mira che una sola parte di questo immenso...
Page 44 - Dolce color d'orientai zaffiro, Che s'accoglieva nel sereno aspetto Dell'aer puro infino al primo giro, Agli occhi miei ricominciò diletto, Tosto ch'io usci...
Page 61 - ... dannoso. Slmilmente interviene della fortuna , la quale dimostra la sua potenza dove non è ordinata virtù a resisterle , e quivi volta i suoi impeti dove la sa che non sono fatti gli argini ei ripari a tenerla.

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