Storia della economia pubblica in Italia, ossia epilogo critico degli economisti italianiG. Ruggia, 1829 - 310 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
Adam Smith adunque agricoltura alcuni altre amministrazione antichi Antonio Genovesi Antonio Serra arti autori Bandini Beccaria bisogno blica Broggia capitale Carlo ch'è città colla consiglio d'Italia dazj denaro diminuire diritto dissertazione duca economia pubblica erano Europa fece felicità Filangieri filosofia Francia furono Galiani Genovesi Gian Rinaldo Carli governo gran guerra industria Inghilterra inglesi Italia italiani l'agricoltura l'autore l'industria leggi legislazione libertà del commercio libro Lombardia maggior Malthus manifatture Melchiorre Delfico mente mercio mezzo miglioramenti mila ministri moneta monete Mungo Park Napoletano nazionale nazioni nuovo opera opinioni Ortes paese Paoletti patria Piemonte Pietro Verri pochi politica Pompeo Neri popolazione poveri pratica prezzo principi prodotti produzione prosperità provincie quantità quistione ragione regno di Napoli rendere repubblica ricchezza Ricci ricom riforme scienza scrisse scritto scrittori secolo secolo XVI sieno sino sistema Smith società stranieri sudditi tasse teoria terra Toscana trattato uomini utile vendere Venezia zecca zione
Popular passages
Page 161 - Celesti; e di chi vide sotto l'etereo padiglion rotarsi più mondi, e il Sole irradiarli immoto, onde all'Anglo che tanta ala vi stese sgombrò primo le vie del firmamento; 165 te beata, gridai, per le felici aure pregne di vita, e pe' lavacri che da' suoi gioghi a te versa Apennino!
Page 39 - Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l' un l' altro si rode Di quei ch
Page 224 - Finchè i mali che opprimono l'umanità non saranno guariti; finchè gli errori ei pregiudizi che li perpetuano, troveranno de' partigiani ; finchè la verità, conosciuta da pochi uomini privilegiati, sarà nascosta alla più gran parte del genere umano ; finchè apparirà lontana da' troni; il dovere del filosofo è di predicarla, di sostenerla, di promuoverla, d'illustrarla.
Page 75 - Maremma: deve lasciarvisi oprar la natura, deve regolarsi con poche leggi, e queste semplici ed a portata di pastori e d'agricoltori ; bisogna...
Page 225 - ... troni, il dovere del filosofo è di predicarla, di sostenerla, di promuoverla, d'illustrarla. Se i lumi che egli sparge non sono utili pel suo secolo e per la sua patria, lo saranno sicuramente per un altro secolo e per un altro paese. Cittadino di tutti i luoghi, contemporaneo di tutte...
Page 48 - Nei governi moderati e dolci si vede maggiori popoli per essere i matrimoni più liberi e più desiderabili dagli uomini, perché ciascuno procrea volentieri quei figliuoli che crede poter nutrire, non dubitando che il patrimonio gli sia tolto ; che conosce non solamente che nascono liberi e non schiavi, ma che possono, mediante la virtù loro, diventar grandi.
Page 134 - All'altro lato de la mensa or odi Con fanatica voce: e tra '1 fragore D'un peregrino d'eloquenza fiume...
Page 48 - La sicurezza pubblica , e la protezione sono il nervo dell' agricoltura , e del commercio ; perciò deve il Principe animare i Sudditi a potere quietamente esercitare gli esercizj loro , e nella mercanzia e nell* agricoltura , e in ogni altro esercizio degli uomini, affinchè quello non si astenga d...
Page 257 - Se in uno Stato suscettibile di aumento di popolazione e di produzione di generi del suo territorio, sia più vantaggioso e sicuro mezzo per ottenere i sopraddetti fini , il dirigere la legislazione a favorire le manifatture con qualche vincolo sopra il commercio dei generi greggi, ovvero il rilasciare detti generi nell'intera e perfetta libertà di commercio naturale ? » DELLA LIBERTÀ DI COMMERCIO URI PRODOTTI DELLA TERRA • . . . Cereris sunt omnia munus.
Page 76 - Succede dell'oro nel commercio come di una fiaccola in mano d'un fanciullo, che par che faccia un cerchio continuato di fuoco, se venga raggirata con velocità. Così una piccola somma d'oro, se si raggiri velocemente da una mano in un'altra, abbaglia l'occhio, e par che moltiplichi se medesima.