Ricoglitore italiano e straniero, Issue 1

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A.F. Stella, 1834
 

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Popular passages

Page 485 - Dandosi il ben per premio e guiderdone De la fatica, che quel che n'ha voglia Debba esser valentuomo e non poltrone : E pare anche che gusto e grazia accoglia A vivande, che sien per altro buone, E le faccia più care e più gradite Un saporetto con che sien condite. Però, quando leggete l'Odissea, E quelle guerre orrende e disperate, E trovate ferita qualche Dea, O qualche Dio ; non vi scandalizzate...
Page 290 - ... vocaboli, e se molti di quelli che fuor di Toscana sono giudicati arcaismi, qui vivono ancora. In tal caso giova, io credo, agli Italiani l'impararli piuttosto che il disprezzarli, poiché esprimono con proprietà idee che negli altri dialetti d'Italia non hanno una espressione equivalente, o l'hanno men propria, meno conforme alle analogie della lingua scritta, meno elegante, men nota...
Page 285 - Le storie si professano amiche della verità, e gli storici affermano che scrivono il vero ; ma l'uno ama la sua nazione, e ne dice bene più che non dovrebbe, e per conseguenza biasima le altre : un altro ha timore, e scrive quello che può ; chi...
Page 485 - Le cose belle, preciose e care, saporite, soavi e dilicate, scoperte in man non si debbon portare, perché da' porci non sieno imbrattate. Dalla natura si vuole imparare, che ha le sue frutte e le sue cose armate di spine e reste...
Page 497 - Italiani possono e debbono dal governo austriaco procacciarsi, col piano di un'associazione per tutta Italia, avente per oggetto la diffusione della pura lingua italiana, e la contemporanea soppressione de' dialetti che siparlano ne'varjpaesi della penisola.
Page 188 - Jlontte appartenenti alla Storia della Monarchia di Savoia raccolti in Savoia, in Svizzera ed in Francia per ordine del Re Carlo Alberto — Torino, 1838, p.
Page 485 - Ma voi che avete gi' intelletti sani, Mirate la dottrina che s' asconde Sotto queste coperte alte e profonde. Le cose belle...
Page 537 - ... non so quale arbitrario diritto di conquista, si escluda tutta intera l'umanità. .Non ha egli qualche cosa di odioso, di urtante questa scienza ombratile e scolastica , che pare inimica alla pubblica luce , e che si mostra ne' suoi modi , volea dire, simile ad una setta che fa uso di una lingua , o anzi di un gergo suo proprio , vietato alla comunanza umana, che si presenta in atteggiamento ambizioso, o almeno strano, alméno singolare, e che pare nascondere qualche secreto , qualche misterioso...
Page 536 - ... a verità già universalmente conosciute. E di vero, in lavorando il presente Saggio non fu altro il mio intendimento, se non di richiamare gli uomini ad osservare ciò che hanno in...
Page 537 - ... che, per un non so quale arbitrario diritto di conquista, si escluda tutta intera l'umanità. .Non ha egli qualche cosa di odioso, di urtante questa scienza ombratile e scolastica , che pare inimica alla pubblica luce , e che si mostra ne...

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