Compendio della storia d'Italia

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Barbèra, Bianchi e Comp., 1858 - 631 pages
 

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Popular passages

Page 343 - Che dall' un lato tutti hanno la fronte Verso '1 castello, e vanno a santo Pietro : Dall' altra sponda vanno verso '1 monte.
Page 276 - Di quei ch'un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno Se alcuna parte in te di pace gode. Che vai, perché ti racconciasse il freno Giustiniano, se la sella è vota? Senz
Page 506 - Spinola ed una turba d' uomini di mare (Genovesi principalmente) a servigio di parecchie potenze Europee. Un Ferrante Sanseverino principe di Salerno passò d'uno in altro esilio fino a Costantinopoli, tornò in Francia, cantò le brame della patria in lingua propria e nella Spagnuola ; e la sua vedova accattava poi nella reggia Francese onde alzargli una tomba. Un Calabrese, fattosi frate e preso da...
Page 505 - ... l'ombra di quel che v'era d'indipendenza e di libertà. — Ma cadute queste, l'operosità, italiana si portò, proruppe, si sfogò fuori in tutti i modi, in quasi tutti i paesi d'Europa. Guerrieri di terra e di mare, uomini di Stato e di Chiesa, artisti, scrittori, onorandi molti, miserandi quasi tutti, fecondarono di lor opere e di lor sangue le terre straniere. Due Strozzi, Piero [15101558] e Leone [-1554], fuggirono da...
Page 460 - ... per cui l'intiera Italia del Cinquecento si potrebbe paragonare alla lieta brigata novellante, cantante ed amoreggiante in mezzo alla peste del Boccaccio; se non che qui, oltre alla peste, eran pure le ripetute invasioni straniere, le guerre, i saccheggi, le stragi, i tradimenti, le pugnalate ei veleni; ed oltre ai canti e alle novelle, ogni genere di scritture e di stampe, e pitture e sculture e architetture, ogni infamia, ogni eleganza, ogni contrasto. Noi vecchi rammentiamo un tempo minore,...
Page 412 - Petrarca (13041374) ha parecchi grandi meriti senza dubbio: quello d'essere sommo tra quanti poetarono d'amore in tutte le lingue romanze; quello d'aver cantato d'Italia nobilissimamente e forse più giustamente, più per l'indipendenza, che non Dante stesso; e quello poi di essere stato non primo (che fu preceduto almeno da san Tommaso), ma uno dei primi e più efficaci cercatori e restauratori degli antichi scrittori Greci e Latini.
Page 450 - I feriti furono in grandissimo numero, de' quali ne morirono assai, perché quasi tutti avevano più ferite in diversi luoghi, e tra questi fu Giuliano Frescobaldi molto lodato e molto adoperato dal Ferruccio, il qual carico d< archibusate e di piccate fu portato a Prato, e quivi contento di morire per servigio della patria, spirò, il che fecero molti altri , i quali meritarono tutti egregia e sommissima lode; ma sopra tutti gli altri fu degno d...
Page 412 - ... di Dante, da lui negletto per salir più su, ma (ed importa molto più) che questo bello e facil genere non sale, non può riuscire a grandezza mai, non sopratutto innalzare o temprare una lingua, una letteratura, una nazione; tantoché ne restarono forse stemprate le stesse poesie nazionali di Petrarca, ne restò stemprato per certo l'ingegno di lui, il quale fece pochissime di tali poesie, e non seppe darci un canzoniere nazionale o popolare, come Dante ci avea dato un poema : tantoché sorse...
Page 570 - Italiano ad uso dei più volgari; e negli « Annali » fu scrittore del più gran corpo che abbiamo di nostra storia, scrittore sempre coscienzioso, non mai- esagerato in niuna opinione, non mai servile, sovente ardito e forte e talora elegante ed anche grande. » Finalmente il Cantù scrive « che il Muratori fu immenso dotto che non lasciò intentata veruna parte del campo delI...
Page 450 - ... assaissimi anni fare un generale esercitatissimo in molte; e, quello ch' é più, avendo avuto solo per le sue virtù la maggiore autorità e balia che avesse mai cittadino alcuno da repubblica nessuna, 1' adoperò civilissimamente, e solo in pro della patria sua, ea beneficio di coloro i quali conceduta gliele avevano.

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