Alcune prose e versi: Studi danteschi. Articoli argheologici. Articoli letterari

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Tipografia letteraria, 1885
 

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Popular passages

Page 574 - L'aer d'intorno si fa tutto ameno, Ovunque gira le luci amorose. Di celeste letizia il volto ha pieno, Dolce dipinto di ligustri e rose.
Page 104 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 178 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 101 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Page 226 - Quante sì fatte favole per anno In pergamo si gridan quinci e quindi: Sì che le pecorelle che non sanno , Tornan dal pasco pasciute di vento , E non le scusa non veder lor danno. Non disse Cristo al suo primo convento : Andate e predicate al mondo ciance; Ma diede lor verace fondamento : E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch' a pugnar per accender la fede Dell' evangelio fero scudi e lance.
Page 34 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 227 - Ora si va con motti e con iscede A predicare, e pur che ben si rida, Gonfia il cappuccio, e più non si richiede.
Page 244 - Quel fu al mondo persona orgogliosa : Bontà non è che sua memoria fregi : Così s' è l'ombra sua qui furiosa. Quanti si tengon or lassù gran regi, Che qui staranno come porci in brago, Di sé lasciando orribili dispregi ! Ed io : Maestro, molto sarei vago Di vederlo attuffare in questa broda, Prima che noi uscissimo del lago.
Page 104 - Allor mi dolsi, e ora mi ridoglio quando drizzo la mente a ciò ch'io vidi, e più lo 'ngegno affreno ch'i' non soglio, perché non corra che virtù noi guidi; sì che, se stella bona o miglior cosa m'ha dato '1 ben, ch'io stessi nol m'invidi.
Page 211 - Che m' avea di paura il cuor compunto: Guarda' in alto , e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta, Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cuor m' era durata La notte, ch' i

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