Amore e luce nella Divina commedia: ragionamento criticoTip. del Seminario, 1876 - 76 pages |
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Amore e Luce nella Divina Commedia: Ragionamento Critico (Classic Reprint) Giacomo Poletto No preview available - 2018 |
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Common terms and phrases
abbia accenna alcuno altrove amore AMORE E LUCE Angelo anime avea Beati Beatrice bella bellezza bontà buon Canto certo ch'è ch'io Chè chiama chiaro ciel colla concetto CONFORTI Convito tratt creatura credo cuore d'amore d'ogni Dante Danteschi degno dell'amore dice dire Divina Commedia dolce Donna dritto Epist eterna feconda fiamma figlio fiori fuoco genti gentile gloria grazia Ibid infino Innamorate intendere intorno l'altro letizia lettore luce lume luogo Maestro maggior manifesto Maria meglio mente mondo monte mossa nome nulla nuovo occhi opera Parad parla parole passo perfetta piena poco Poeta potea principio profondo prova punto Purgat Purgatorio raggio ragione salire santo sarà segg sente Somm spero spirito Stella studi vedere venia verace Vergine vero vidi vince Virgilio virtù viso vista viva voglia XVII XXIII XXVII XXVIII XXXI XXXIII
Popular passages
Page 47 - Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, , Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu se' colei, che l' umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Page 13 - Nell' ora, credo, che dell' oriente Prima raggiò nel monte Citerea, Che di foco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e cantando dicea: Sappia, qualunque il mio nome domanda, Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m...
Page 51 - Nettuno ammirar l' ombra d'Argo. Così la mente mia tutta sospesa Mirava fissa immobile ed attenta, E sempre di mirar faeeasi accesa. A quella luce cotal si diventa, Che volgersi da lei per altro aspetto È impossibil che mai si consenta; Però che il ben, ch'è del volere obbietto, Tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella È difettivo ciò ch' è lì perfetto. Omai sarà più corta mia favella, Pure a quel ch' io ricordo, che d'infante Che bagni ancor la lingua alla mammella.
Page 25 - E poi piaccia a colui che è sire de la cortesia, che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia di colui 'qui est per omnia secula benedictus'
Page 19 - O abbondante grazia , ond' io presunsi Ficcar lo viso per la luce eterna Tanto , che la veduta vi consunsi ! Nel suo profondo vidi, che s...
Page 44 - Per 1'animo che in fin di fuor s'infiamma; Ciascun di quei candori in su si stese Con la sua cima, sì che 1' alto affetto Ch' egli aveano a Maria, mi fu palese.
Page 34 - Quinci comincia come da sua meta. E questo cielo non ha altro dove Che la mente divina, in che s'accende L'amor che il volge e la virtù ch
Page 53 - Io veggio ben che giammai non si sazia Nostro intelletto, se il ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia.