Bellezze della Commedia di Dante Alighieri: dialoghidalla tip. di Paolo Libanti, a spese dell'autore, 1824 |
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adunque alcun Alichino altra altresì anime anzi assai avea aver aves Barbariccia bellezza bello bolgia bujo buon Canto xxvi Capaneo Caronte certo ch'io che'l ciascuna colla colui comechè comentatore concetto costui cotal cotesto credo Dante detto diavolo dice diletto dimanda dipingere dire dissi dolore Dottore duca ecco ellissi Eneida Ercole eziandio faccia fece Fialte figliuoli Filippo Flegias forza gente Gerione girone gittar Giuseppe gran guarda inferno innanzi intendere l'altro l'uno lascia legge lettore levar lingua Lucifero luogo maestro Malacoda Malebolge mano maraviglia medesi medesimo mente mondo mostra natura nuovo occhi pare parlare parole passo Petrarca piacere pietà piglia pittura poco poesia Poeta poetico Purgatorio quivi ragione ROSA sentenza sentire similitudine spezie tocca TOREL torna tratto troppo trovato udite uomo vale veder vedere veggo venire verbo vero verso vidi Virgilio vivo voglia vuol
Popular passages
Page 268 - E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo che invidia le diede.
Page 273 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Page 663 - E senza cura aver d' alcun riposo Salimmo su, ei primo ed io secondo, Tanto ch' io vidi delle cose belle Che porta il ciel, per un pertugio tondo; E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Page 363 - Che dall' un lato tutti hanno la fronte Verso il Castello, e vanno a santo Pietro; Dall' altra sponda vanno verso il monte.
Page 326 - La gente nuova ei subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te; sì che tu già ten piagni.
Page 28 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce , in sua favella...
Page 613 - Del capo ch' egli avea diretro guasto. Poi cominciò: 'tu vuoi ch' io rinnovelli 'Disperato dolor che '1 cuor mi preme " Già pur pensando pria ch' io ne favelli. '' Ma se le mie parole esser den seme '' Che frutti infamia al traditor ch' io rodo, " Parlare e lagrimar vedrai insieme. '' Io non so chi tu sie, nè per che modo * Venuto se' quaggiù ; ma Fiorentino ''Mi sembri veramente quand' io t
Page 95 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 234 - De' violenti il primo cerchio è tutto ; Ma, perché si fa forza a tre persone, In tre gironi è distinto e construtto.
Page 61 - Autunno si levan le foglie, L' una appresso dell' altra , infln ch 'I ramo Rende alla terra tutte le sue spoglie ; Similemente il mal seme d' Adamo : Gittansi di quel lito ad una ad una, Per cenni, com