Bellezze della Commedia di Dante Alighieri: dialoghi |
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alcun altra altresì amore anime anzi appunto assai avea aver bellezza bello buon Canto capo caso cerchio certo ciascuna colla colore colui concetto Conte costui credo Dante dice diletto dire disse dolore duca ecco erano esempi essendo esso eziandio facendo fare fece fondo forma forte forza furono gente gran guarda immagine innanzi intendere l'altro l'uno lascia legge letto lettore levar lingua lungo luogo maestro male mano maraviglia medesimo meglio mente mette mezzo mondo morte natura nome notare nulla nuovo occhi pare parlare parole passo pena pensando persona piacere piedi piglia poco Poeta porta possa posta potuto preso proprio punto ragione ROSA sapere sarà Segue senso sentire somma spiega terra testa tocca TOREL torna tratto troppo trovato uomo vale veder vedere veggo venire verbo vero verso vidi Virgilio vivo voglia volete volte vuol
Popular passages
Page 270 - E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo che invidia le diede.
Page 275 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Page 665 - E senza cura aver d' alcun riposo Salimmo su, ei primo ed io secondo, Tanto ch' io vidi delle cose belle Che porta il ciel, per un pertugio tondo; E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Page 365 - Che dall' un lato tutti hanno la fronte Verso il Castello, e vanno a santo Pietro; Dall' altra sponda vanno verso il monte.
Page 328 - La gente nuova ei subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te; sì che tu già ten piagni.
Page 28 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce , in sua favella...
Page 615 - Del capo ch' egli avea diretro guasto. Poi cominciò: 'tu vuoi ch' io rinnovelli 'Disperato dolor che '1 cuor mi preme " Già pur pensando pria ch' io ne favelli. '' Ma se le mie parole esser den seme '' Che frutti infamia al traditor ch' io rodo, " Parlare e lagrimar vedrai insieme. '' Io non so chi tu sie, nè per che modo * Venuto se' quaggiù ; ma Fiorentino ''Mi sembri veramente quand' io t
Page 97 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 236 - De' violenti il primo cerchio è tutto ; Ma, perché si fa forza a tre persone, In tre gironi è distinto e construtto.
Page 61 - Autunno si levan le foglie, L' una appresso dell' altra , infln ch 'I ramo Rende alla terra tutte le sue spoglie ; Similemente il mal seme d' Adamo : Gittansi di quel lito ad una ad una, Per cenni, com