Miti, leggende e superstizioni del medio evo: La leggenda di un pontefice. Demonologia di Dante. Un monte di Pilato in Italia. Fu superstizioso il Boccaccio? San Giuliano nel "Decamerone" e altrove. Il rifiuto di Celestino V. La leggenda di un filosofo. Artu nell'Etna. Un mito geograficoE. Loescher, 1893 |
Other editions - View all
Common terms and phrases
accenni Alberto Magno alcuni antichi Artù assai autem Boccaccio buon canzone certo Cesario ch'egli corpo credenza credere croniche Dante Decamerone dell'Inferno demonii diavoli dice dicitur dist Divina dubbio ebbe ediz enim erat esso fantasia favola Fazio degli Uberti Federico finzione francese fuit Gerberto Gerbertus Gervasio Giovanni Goffredo di Monmouth Guglielmo di Malmesbury Historia Hues Ierusalem ille immaginazioni intorno Italia latino leggende brettoni libro Lipsia Lucifero luogo maghi magica mago mare medio evo mente Merlino Michele Scotto Minosse Miti Monte della Calamita Morgana morte moult narra navi nell'Etna nome Normanni novella papa parecchi Parigi parla PERTZ Pietro Pilato poema poeta poteva quam quivi quod racconto ragione re Artù reca ricorda romanzo Ruggero Bacone San Giuliano santi Scriptores scritto secolo secolo XIII sibi Sicilia Stoccarda storia sunt tradizione Tristano trova trovatori uomini Vedi VIII Virgilio
Popular passages
Page 181 - Maravigliosa cosa è a udire quello che io debbo dire: il che se dagli occhi di molti e da' miei non fosse stato veduto, appena che io ardissi di crederlo, non che di scriverlo, quantunque da fededegno udito l'avessi.
Page 182 - Iddio ebbe misericordia di lui, e nel suo regno il ricevette; ma, per ciò che questo n'è occulto, secondo quello che ne può apparire ragiono, e dico costui più tosto dovere essere nelle mani del diavolo in perdizione, che in paradiso.
Page 329 - DE LA RUE : Essais historiques sur les bardes, les jongleurs...
Page 139 - ... et in eo facient fumum magnum exurgere, et vociferabuntur inter se in inferno gaudentes , et collident caldaria et lebetes suos, ut exterius audiantur.
Page 90 - O ombre vane, fuor che nell'aspetto ! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi , E tante mi tornai con esse al petto.
Page 104 - L'angel di Dio mi prese, e quel d'inferno Gridava : « O tu del ciel, perchè mi privi ? Tu te ne porti di costui l'eterno Per una lagrimetta che il mi toglie, Ma io farò dell'altro altro governo ». Ben sai come nell'aere si raccoglie Quell'umido vapor che in acqua riede, Tosto che sale dove il freddo il coglie.
Page 94 - Io non morii, e non rimasi vivo : Pensa oramai per te, s'hai fior d'ingegno, Qual io divenni, d'uno e d'altro privo.
Page 116 - Scio opera tua : quia neque frigidus es, neque calidus : utinam frigidus esses, aut calidus. Sed quia tepidus es, et nec frigidus nec calidus, incipiam te evomere ex ore meo.
Page 190 - Calandrin domandato dove queste pietre così virtuose si trovassero. Maso rispose che le più si trovavano in Berlinzone, terra de' baschi, in una contrada che si chiamava Bengodi, nella quale si legano le vigne con le salsicce...
Page 225 - Se' tu già costì ritto, se' tu già costi ritto, Bonifazio? Di parecchi anni mi mentì lo scritto. Se' tu sì tosto di quell' aver sazio, per lo qual non temesti tórre a inganno la bella Donna, e poi di farne strazio?