Antonio Allegri detto Il Correggio: Vincenzo Vela ; Luigi AsioliPalazzi, 1880 - 227 pages |
Other editions - View all
Antonio Allegri Detto IL Correggio: Vincenzo Vela, Luigi Asioli (Classic ... Giulio Cesare Marchi Castellini No preview available - 2018 |
Antonio Allegri Detto IL Correggio: Vincenzo Vela, Luigi Asioli (Classic ... Giulio Cesare Marchi Castellini No preview available - 2018 |
Common terms and phrases
Accademia alcuni Allegri allora altra ammirazione amore animo antica Antonio argomento Arte Arti artista aver Bambino bello buon campo capo casa celebre certo Chiesa cielo Città colla compiere concetto Conte copia Correggio cuore Cupola data dice dipinto dire disegno divino dolore donna Duca ebbe effetto entusiasmo eseguito espressione famiglia fede figlio figura fondo forme Francesco furono genio giorno Girolamo gloria gran grande grandi grandioso idea ideale illustre immagine Italia italiana lascia lavoro luce lungo Madonna Madre maestro maggiore mano Maria memoria mente mezzo Milano monumento morte natura naturale nome noto nulla nuovo opera ordine Padre Palazzo pare Parma parola passato patria pensiero pittura poco popolo posa possa potente potuto presenta principio profondo propria punto quadro rappresenta ritratto San Giovanni Santa scritto scuola sembra sentimento sguardo somma studio sublime terra testa tratto trovare ultimo umano uomo vediamo Vela verità vero Veronica Gambara verso viva volo volto zione
Popular passages
Page 104 - Non è il mondan romore altro che un fiato Di vento, che or vien quinci ed or vien quindi, E muta nome, perchè muta lato. Che fama avrai tu più, 8 se vecchia scindi Da te la carne, che se fossi morto Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, Pria che passin mill
Page 135 - La forme au statuaire ! — Oui , mais , tu le sais bien , La forme, ô grand sculpteur, c'est tout et ce n'est rien. Ce n'est rien sans l'esprit, c'est tout avec l'idée!
Page 115 - Qual madre i figli con pietoso affetto Mira, e d' amor si strugge a lor davante, E un bacia in fronte, ed un si stringe al petto, Uno tien sui ginocchi, un sulle piante; E mentre agli atti, ai gemiti, all' aspetto Lor voglie intende sì diverse e tante, A questi un guardo, a quei dispensa un detto, E, se ride o s' adira, è sempre amante: Altra lezione: più.
Page 171 - Cosi dentro t' impietra — o derelitta — Che più non hai né lagrime nè senso? Del tuo cordoglio anch' io l' alma ho trafitta, Che nel mirarti, alla mia terra io penso Misera, al par di te bella ed afflitta.
Page 171 - Scomposto il crine, la gonna cadente , Scanno i ginocchi delle arcate braccia, E queste appoggio alla protesa faccia, Le ciglia fisse e in un pensiero intente : Disperato pensier, che, violente Tiranno dello spirto, ogni altro scaccia , E vi domina solo, e tutte allaccia Le potenze del core e della mente. Chi sei tu? qual dolor sublime, immenso Cosi dentro t' impietra, o derelitta, Che più non hai nè lagrime nè senso ? Del tuo cordoglio anch...
Page 157 - E in uscir le tornò la voce indietro. Proruppe al fin, prendendolo pel mento : (( Caro figlio, tu sei per certo Ulisse, Né io, né io ti ravvisai, che tutto Pria non avessi il mio signor tastato».
Page 77 - ... valle con alberi e con erbe. Insomma, se gli altri quadri di Correggio sono eccellenti, questo è maraviglioso. I capelli della Santa, oltre la soavità con cui son fatti, sembrando esservi fusi i colori impiegati per farli, danno idea così perfetta di quello che sono, come se fossero lavorati ad uno ad uno, ed hanno fino il lustro de
Page 157 - Tal cicatrice l' amorosa vecchia Conobbe, brancicandola, ed il piede Lasciò andar giù: la gamba nella conca Cadde, ne rimbombò il concavo rame, E piegò tutto da una banda, e in terra L
Page 14 - Comunità, ma era d' un particolare « che venuto a morte lo lasciò a' Padri di S. Francesco. « Il Sig. Siro levò dal medesimo Altare un S. « Bartolomeo, et un S. Giovanni né fecero alcun romore « e pure erano della medesima mano di questo, e mi pare « assai strano che facciano tanto fracasso d'una cosa, che « non vi hanno a fare. Non è gran cosa, che questa Co...
Page 184 - esclama cominciando il poeta « ieri ancpra ieri re e facevi guerra ai re. ... ora st-i una cosa che non ha nome, tale è il tuo abbassamento. . . . Eppur tu vivi ! È questi l' uomo dai mille troni, che seminava la terra dei suoi nemici?