Minerva oscura: prolegomeni ; la costruzione morale del poema di Dante

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R. Giusti, 1898 - 216 pages
 

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Page 7 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 126 - Che visitando vai per 1' aer perso Noi che lignemmo il mondo di sanguigno, Se fosse amico il Re dell' universo, Noi pregheremmo lui per la tua pace, Poi c'hai(l) pietà del nostro mal perverso. Di quel che udire e che parlar ti piace Noi udiremo e parleremo a vui, Mentre che il vento, come fa, si tace. Siede la terra, dove nata fui, Su la marina dove il Po discende Per aver pace co
Page 105 - Forse che di sedere in pria avrai distretta! » Al suon di lei ciascun di noi si torse, e vedemmo a mancina un gran petrone, del qual né io né ei prima s'accorse.
Page 82 - Poscia ch' i' ebbi rotta la persona Di due punte mortali, io mi rendei Piangendo a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei ; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò che si rivolge a lei. Se il pastor di Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Page 167 - Tanto eh' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice, che mai dall' ospizio Di Cesare non torse gli occhi putti, Morte comune, e delle corti vizio, Infiammò contra me gli animi tutti, E gì' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti.
Page 25 - Or perché a questa ogn'altra si raccoglia, innata v'è la virtù che consiglia, e de l'assenso de' tener la soglia. Quest'è il principio là onde si piglia ragion di meritare in voi, secondo che buoni e rei amori accoglie e viglia. Color che ragionando andaro al fondo, s'accorser d'esta innata libertate; però moralità lasciaro al mondo.
Page 158 - Signor mio, io non vengo nella tua presenza per vendetta che io attenda della ingiuria che m...
Page 131 - Chiamavi il cielo, e intorno vi si gira, Mostrandovi le sue bellezze eterne, E l'occhio vostro pure a terra mira; Onde vi batte chi tutto discerne.
Page 201 - State contenti, umana gente, al quia; che, se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria; e disiar vedeste sanza frutto tai che sarebbe lor disio quetato, ch'etternalmente è dato lor per lutto: io dico d'Aristotile e di Piato e di molt' altri"; e qui chinò la fronte, e più non disse, e rimase turbato.
Page 171 - O tu che mostri per sì bestiai segno odio sovra colui che tu ti mangi, dimmi '1 perché», diss'io, «per tal convegno, che se tu a ragion di lui ti piangi, sappiendo chi voi siete e la sua pecca, nel mondo suso ancora io te ne cangi, se quella con ch'io parlo non si secca».

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