Dizionario dantesco: di quanto si contiene nelle opere di Dante Allighieri con richiami alla Somma teologica di S. Tommaso d'Aquino, coll'illustrazione dei nomi proprj mitologici, storici, geografici e delle questioni più controverse, Volume 7

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S. Bernardino, 1887 - 276 pages
 

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Page 147 - E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle...
Page 178 - Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna. Le facce tutte avean di fiamma viva, E l' ali d' oro, e l' altro tanto bianco Che nulla neve a quel termine arriva. Quando scendean nel fior, di banco in banco Porgevan della pace e dell' ardore, Ch' egli acquistavan ventilando il fianco.
Page 208 - Ovidio nel principio del secondo di Metamorfoseos. Altri dissero (siccome fu Anassagora e Democrito ) che ciò era lume di Sole ripercosso in quella parte. E queste opinioni con ragioni dimostrative riprovarono '. Quello che Aristotile si dicesse di ciò, non si può bene sapere ; perchè la sua sentenza non si trova cotale nell' una traslazione, come nell'altra.
Page 171 - SOLEA creder lo mondo in suo periclo Che la bella Ciprigna il folle amore Raggiasse, volta nel terzo epiciclo ; Per che non pure a lei facean onore Di sacrificio e di votivo grido Le genti antiche nell' antico errore ; Ma Dione onoravano e Cupido, Quella per madre sua, questo per figlio, E dicean ch' ei sedette in grembo a Dido ; E da costei, ond...
Page 155 - Marte disecca e arde le cose, perchè il suo calore è simile a quello del fuoco; e questo è quello per che esso appare affocato di colore, quando più e quando meno, secondo la spessezza e rarità delli vapori che 'l seguono; li quali per loro medesimi molte volte s'accendono, siccome nel primo della Meteora è determinato.
Page 177 - Che fama avrai tu più, se vecchia scindi Da te la carne, che se fossi morto Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, 36 Pria che passin mill...
Page 205 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 204 - Piangendo dissi : Le presenti cose Col falso lor piacer volser miei passi, Tosto che il vostro viso si nascose.
Page 33 - Che per mare e per terra batti 1' ali, E per lo Inferno il tuo nome si spande. Tra li ladron trovai cinque cotali Tuoi cittadini, onde mi vien vergogna, E tu in grande onranza non ne sali. Ma se presso al mattin del ver si sogna, Tu sentirai di qua da picciol tempo Di quel che Prato, non eh' altri, t' agogna. E se già fosse, non saria per tempo. Così foss' ei, da che pure esser dee ! Che più mi graverà com' più m
Page 73 - E però sappia ciascuno che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in altra transmutare, sanza rompere tutta sua dolcezza e armonia. E questa è la cagione per che Omero non si mutò di greco in latino, come l'altre scritture che avemo da loro.

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