Antologia: giornale di scienze, lettere e arti, Volume 1Gian Pietro Vieusseux G. P. Vieusseux, 1821 |
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Accademici della Crusca alcuni Alì allora alto volto altre anco antichi aristocrazia artisti autore avea bassà Berat bisogno buona cartoni Chateaubriand chè città cognizioni colla conoscere Consualia Conte Costantinopoli credere Crusca d'Italia Danimarca Dante dialetto dialetto toscano dice disegno dotti Epiro erano essendo favella fece Federigo figlio filosofia fiorentina Firenze Fornarina forza francese Francia furono Galiffe generale giorno governo gran greci ingegno Inghilterra inglese istoria Italia Kiechel l'autore latino leggi lettera lettere lingua lingua gene linguaggio litografici lungo luogo maggior medesimo mente mezzo morale nazione nemici niuno nome nuovo opera opinione osservazioni paese Palmaroli Parigi parlare Parry passo patria Perticari poco poeta politica popolo possono poteva principio pronunzia prova pubblico pure quivi Raffaello ragione sarebbe Scandinavia scienze scritto scrittori secolo sembra spirito stile Tepeleni Tessaglia Torys Toscani toscano trova turale uomini uomo vedere verso viaggiatore viaggio volgare Volney zione دو وو
Popular passages
Page 370 - ... muovere. Donde nasce che uno che non sia toscano non farà mai questa parte bene...
Page 382 - ... costumi e delle leggi di lei. E questo fece non solo in una parte della sua Cantica ma in tutta, e diversamente e in diversi modi, tanto l'offese l'ingiuria dell'esilio!
Page 327 - Così mezzo fra stordito e sdegnato, né so qual più, cominciai alcune cose a dire in quella lingua che portai meco dalle fasce; la quale fu loro poco più famigliare e domestica che la latina si fosse. Onde in cambio d...
Page 370 - ... toscano non farà mai questa parte bene, perché, se vorrà dire i motti della patria sua, farà una veste rattoppata, facendo una composizione mezza toscana e mezza forestiera; e qui si conoscerebbe che lingua egli avessi imparata, s'ella fusse comune o propria. Ma se non gli vorrà usare, non sappiendo quelli di Toscana, farà una cosa manca e che non ara la perfezione sua.
Page 351 - Ecco i due Guidi , che già furo in prezzo : Onesto Bolognese, ei SICILIANI CHE GIÀ
Page 372 - Concludesi pertanto, che non è lingua che si possa chiamare o Comune d'Italia, o Curiale, perché tutte quelle che si potessero chiamare così , hanno il fondamento loro dagli scrittori Fiorentini , e dalla lingua Fiorentina, alla quale in ogni difetto , come a vero fonte e fondamento loro, è necessario che ricorrano , e non volendo esser veri pertinaci , hanno a confessarla Fiorentina . (i) Udito che Dante ebbe queste cose , le confessò vere , e si partì , e io mi restai tutto contento , parendomi...
Page 362 - Ch' io bramo e seguo la cagion eh' io pero. Ben forse alcun verrà dopo qualche anno, n qual leggendo i miei sospiri in rima, Si dolerà della mia dura sorte : E chi sa, che colei...
Page 344 - Imperocché 1' impresa di Cesare fu coraggiosa, alta e forse necessaria alla corrotta repubblica. Ma l'opera di Tolomeo fu vile come di sicario, e quella di Curione fu lusinghiera e bugiarda. E se alla porta del Purgatorio il Poeta s...
Page 371 - Firenze; dicendo che un dottore della berretta lunga pagherebbe una sua riama di doppioni ; usonne uno proprio, pel quale si vede, quanto sta male mescolare il ferrarese col toscano, che dicendo una di non voler parlare, dove fossero orecchie che 1...
Page 342 - ... intricano meravigliosamente in molti nodi : né in quel meschiamento è vista così viva, la quale di subito valga a discernere i simiglianti . Ma se i filosofi vi rechino i loro ordini, ecco il viluppo distrigasi: i nobili affetti sono separati dai vili: e le ingiuste opere dalle giuste . Quindi in Aristotele leggeremo = non potersi lo sdegno t tuttoché gagliardissimo 3 appellare col nome dell...