Raccolta di rime antiche toscane ...

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Tip. di G. Assenzio, 1817 - 427 pages
 

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Page 19 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Page 71 - ... mia mente tien la cima. Cotanto del mio mal par che si prezzi quanto legno di mar che non lieva onda; e '1 peso che m'affonda è tal che non potrebbe adequar rima.
Page 49 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Page 46 - La sua bellezza ha più vertù che petra, e "1 colpo suo non può sanar per erba; ch'io son fuggito per piani e per colli, per potere scampar da cotal donna; e dal suo lume non mi può far ombra poggio né muro mai né fronda verde.
Page 87 - Che trasse fuor la vertù d' ariete Per adornare il mondo , e morta è I' erba ; Ed ogni ramo verde a noi s' asconde , Se non se in pino , in lauro , o in abete , O in alcun , che sua verdura serba : E tanto è la stagion forte , ed acerba , • Ch...
Page 41 - Amor non averà mai intelletto ; Che non gli fu in piacere alcun disdetto, Quando natura mi chiese a colui Che volle, donne, accompagnarmi a vui. Ciascuna stella negli occhi mi piove Della sua luce e della sua vertute : Le mie bellezze sono al mondo nove; Perocchè di lassù mi son venute; AMOROSE E MORALI.
Page 20 - ... 1 sospiro ch'esce del mio core: intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando '1 mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare.
Page 72 - S'io avessi le belle trecce prese, che fatte son per me scudiscio e ferza, pigliandole anzi terza, con esse passerei vespero e squille...
Page 85 - mia canzon, tu vai ! Forse ' vedrai Fiorenza, la mia terra, che fuor di sé mi serra, vota d'amore e nuda di pietate. Se dentro v' entri, va dicendo : — Oràai non vi può fare il mio signor più guerra.
Page 15 - Vede perfettamente onne salute chi la mia donna tra le donne vede; quelle che vanno con lei son tenute di bella grazia a Dio render merzede. E sua bieltate è di tanta vertute., che nulla invidia a l'altre ne procede, anzi le face andar seco vestute di gentilezza d'amore e di fede.

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