La divina commedia di Dante Alighieri, Volume 2N. Bettoni, 1828 |
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alcun altra amore Angeli anima appella appresso Arno avarizia avea Barbagia Beati Beatrice buon cagione CANTO carro catacresi ch'a ch'è ch'io Chè che'l ciascun cielo Cimabue colla color colui corpo costui cotal Dante detto dice dicea dietro dimanda dinanzi disio divina dolce donna dritta Duca Ellesponto ellissi Equatore esso Eunoè fece figlio figliuolo Filippo il Bello fiume fuoco gente Gesù Cristo gira grido Grifon guarda Guido Indi Inferno intendi l'altro l'anima l'ombra lagrime lume luogo maraviglia Matelda medesimo mente mondo monte morte notte occhi omai ovra Paradiso parea parlare parole passi peccato perocchè piangere pianta poco Poeta poscia prego pria purga Purgatorio quinci quivi raggi rispose s'io salire santa sente sette Sordello sovra spirto Stazio stelle struzione suso Tebe terra tosto uomo vale vede veder veggio venir verso vidi Virgilio virtù viso volge volsi
Popular passages
Page 163 - Ti colse nebbia, per la qual vedessi Non altrimenti che per pelle talpe; Come, quando i vapori umidi e spessi A diradar cominciansi, la spera Del Sol debilemente entra per essi; E fia la tua immagine leggiera In giugnere a veder, com' io rividi Lo Sole in pria, che già nel corcare era. SI pareggiando i miei co' passi fidi Del mio Maestro, usci' fuor di tal nube, A' raggi morti già ne
Page 278 - Come si volge con le piante strette a terra ed intra sé donna che balli, e piede innanzi piede a pena mette, volsesi in su i vermigli ed in su...
Page 101 - O superbi Cristian, miseri lassi, Che, della vista della mente infermi, Fidanza avete ne
Page 7 - Vidi presso di me un veglio solo Degno di tanta reverenza in vista , Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli simigliante De' quai cadeva al petto doppia lista.
Page 158 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 199 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser catto.
Page 111 - E lì, per trar l' amico suo di pena, Che sostenea nella prigion di Carlo, Si condusse a tremar per ogni vena. Più non dirò, e scuro so che parlo; Ma poco tempo andrà che i tuoi vicini Faranno sì, che tu potrai chiosarlo. Quest' opera gli tolse quei confini.
Page 157 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben letizia, e per male aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia Non dico tutti; ma posto ch...
Page 304 - Che m' intenda colui che di là piagne, Perchè sia colpa e duol d' una misura. Non pur per opra delle rote magne, Che drizzan ciascun seme ad alcun fine, Secondo che le stelle son compagne; Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine, Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch' ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil prova.
Page 276 - Lasciasser d' operare ogni lor arte ; Ma con piena letizia, l' ore prime Cantando, riceveano intra le foglie, Che tenevan bordone alle sue rime Tal, qual di ramo in ramo si raccoglie Per la pineta, in sul lito di Chiassi, Quand' Eolo scirocco fuor discioglie.