Nuovo giornale de' letterati, Volumes 1-3Nistri, 1822 |
Other editions - View all
Common terms and phrases
abbia alcuni altre anco antichi Antistrofe arti assai Autore avea bella caso chè chirurgo città Clinico colla credere critica cuore d'Italia Dante debba dialetto Toscano diatesi dice dire dolore dotti Eneide erano Eschilo esso Etruschi febbre fegati Firenze forma forza furono giorno gran Greci Italia Italiana l'operazione lasciò latina leggi lingua lode luogo maggiore malattia medesimo mente metodo mezzo mostra natura Nistri niuna nuovo opere orine Osci osservazioni Paoli Paolo Savi parla parole passo piante Piccione domestico piccola pietra Pindaro Pisa poco poesia Poeta popolo possa poteva pratica presso principio prisma Prof Professore pubblicato pure ragione resultati sangue scienza scritto scrittori scrivere secolo sembra sentimento sieno Silla soggetto somma specie stile storia stra Stramonio tale Talpa Toscana Toscano trova turale Università di Pisa uomini uretra vaccinazione vajuolo vedere vero verso vescica vizj volume zione сс сс
Popular passages
Page 191 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d...
Page 26 - Legge, ei suoi comandamenti si crede avere a fare; ma chi se l'abbia, come degli anelli, ancora ne pende la quistione. Il Saladino conobbe costui ottimamente essere saputo uscire del laccio il quale davanti a' piedi teso gli aveva; e perciò dispose d'aprirgli il suo bisogno, e vedere se servire il volesse.
Page 125 - Milano, trovansi di tal maniera collegate con quelle di tutto il bel paese « Che Appennin parte, e il mar circonda e l'alpe » che la storia di quella interessante Città, può a certi riguardi chiamarsi Storia d'Italia.
Page 28 - ... piedi, e quivi quanto egli potè menar le braccia e' piedi, tanto le die per tutta la persona pugna e calci, senza lasciarle in capo capello o osso addosso che macero non fosse, niuna cosa valendole il chieder mercé con le mani in croce. Buffalmacco e Bruno, poi che co...
Page 191 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 122 - Qual si posava in terra, e qual sull'onde, « Qual con un vago errore « Girando, parea dir: Qui regna Amore.
Page 182 - Come che suoni la sconcia novella E non pur' io qui piango Bolognese : Anzi n...
Page 31 - ... serva non a mille leggi, ma a tanti pareri quanti v'ha uomini, e tutta in arme, e in guerra...
Page 14 - Dell'Azio sangue tu: te l'onda insana Del mar produsse e il Caucaso gelato, E le mamme allattar di tigre ircana. Che dissimulo io più? l'uomo spietato Pur un segno non diè di mente umana. Bagnò aluien gli occhi, o sparse un sospir solo?
Page 245 - E ceppi e stray.j affronterò più forte, Lieta se posso te salvare e il padre Con la mia morte . Vanne, e per l'ombre il casto Amor ti guidi Ove ti reca il piede incerto , o il vento; Vanne, e l'istoria sulla tomba incidi Del mio tormento. La Moa!>ìdite', Poema del Conte Giuseppe Francia, di Pont. Torino nella Stamperia Reale 1022. La Storia di Rut, che forma l...