Il Como, favola, tr. da G. Polidori1809 |
Other editions - View all
Common terms and phrases
Allegria alletta allor ch alma armonia ascolta ascosa assisa aureo bella beltà bosco brama cangia canto casta celati celeste chè chiome ciel colla compagni Cornwall debil diletto dolce DONZELLA Druidi Ecate EGERTON eterna Fato figlia fiori folte FRATELLO GAETANO POLIDORI GIOVANNI MILTON giovinetti guisa Imeneo incanto Inferno Inglesi l'alma lascia Licida licor lingua Italiana loco Locrin lodoletta lungi maestoso mar Tirreno Masnadier mortal Musa Nettuno Ninfe notte notturno Oceáno ombre orride oscuro Paradiso Perduto passeggiero passi pastore pensiero piacer piante piè placida poesia Poeta prati pregio pria quì romor ruscelletti Sabrina sacro santa innocenza SCENA Scherzar selva selvaggio Signor smarrita soave Soglion spande SPIRITO spirto splendore sponde stansi stassi stella suol suono suora talora teco traduzione udir uopo usbergo vaga vaghe vedrassi veggio verdeggianti vergin Vieni virtù zampogna Zefiro zufoli
Popular passages
Page 81 - Col viso ritornai per tutte quante Le sette spere, e vidi questo globo Tal, eh' io sorrisi del suo vii sembiante: E quel consiglio per migliore approbo Che 1' ha per meno; e chi ad altro pensa Chiamar si puote veramente probo.
Page 82 - Dirò d'Orlando in un medesmo tratto cosa non detta in prosa mai né in rima...
Page 82 - Che si può ben così nomar quel loco Ove mi credo che nascesse Amore. Non vi si sta se non in danza e in gioco, E tutte in festa vi si spendon l...
Page 44 - Miliou tessè la sua favola. In mezzo a questa Spaventosa boscaglia, circondata Di cipressi dalle ombre, ha sua dimora Un mago nato già di Circe e Bacco, Como detto, nelle arti della madre Più possente e più scaltro, e quivi ei porge Con seducente inganno allo smarrito Ed assetato...
Page 86 - ... tanto a calpestarlo intento? Che s'avess'io cotesta tua sì bella e sì fiorita guancia, — Addio, selve! — direi; e seguendo altre...
Page 62 - Che spunta in sul mattin ; chè se negletta Da noi verrà, vedrassi in su la sera Appassita languir sopra lo stelo, E bramata da niun, cadere in breve Sopra il suolo e sparir. Pomposo fregio Di Natura è beltà: debb' essa in corte, Ed alle feste comparire, e debbe Esser dai più con occhio di stupore Mirata, ed alte ottener laudi : ascose D...
Page 86 - Stanze: Giovinezza e beltà che non s'adopra Val quanto gemma che s'asconda e copra. 32-35. E l'istesso TASSO, Gerusal., XVIII, 31: A che. ne vieni? a consolar presente Le mie vedove notti e 1 giorni tristi?
Page 29 - E s' ai nostri occhi tanto Non è permesso ; ah ! ci conceda il Fato Ne' loro chiusi udir le pecorelle, • O il suon di qualche avena pastorale, O da qualche abituro un debil sibilo, O del gallo il cantar ; del vigil gallo, Ch...
Page 67 - E tui stretto legar ; che se riversa Pria sua verga non è, se non son pria Degli empii carmi atti a levar l'incanto Con inverso ordin mormorati i detti, Questa donzella, le di cui sembianze Pietra son fatte, liberar non puossi. Se non che il genio ricorda che Sabrina, ninfa del fiume Saverno, ha virtù di scioglier l'incanto.
Page 21 - Pure, incanto giammai di modulata Voce a questo simil, che tocca e bea Cotanto il cor, mai non udii. Parlarle Voglio, e farla mia Dea. Salve, o prodigio Novello e peregrin. Queste opache ombre Certo te non produssero, seppure La Dea non sei di questi boscherecci. Sacrati lochi abitatrice, a Pane, Od a Silvan compagna, che il sacrato Canto sciogli, e comandi alle contrarie Frigide nebbie di star lungi, e intatto II rigoglio lasciar di questa annosa Prosperevol boscaglia. • " DONZELLA. Ah cessa,...