Rivista Contemporanea: filosofia, storia, scienze, letteratura ..., Volume 9 |
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Popular passages
Page 61 - ... palpiti; spinge il suo sguardo nelle parti u!teriori e invisibili di quel mondo, di cui il poeta ti dà il velo corporeo. Il critico è simile all'attore : entrambi non riproducono semplicemente il mondo poetico, ma lo integrano, empiono le lacune.
Page 63 - ... atto della concezione, e mostrare come sotto al suo sguardo amoroso si sia andato a poco a poco formando quel mondo che desta la nostra ammirazione. Critica perfetta è quella in cui questi diversi momenti si conciliano in una sintesi armoniosa. Il critico ti dee presentare il mondo poetico rifatto ed illuminato da lui con piena coscienza, di modo che la scienza vi perda la sua forma dottrinale, e sia come l'occhio che vede gli oggetti e non vede sé stesso.
Page 273 - O sacratissimo petto di Catone, chi presumerà di te parlare? Certo maggiormente parlare di te non si può, che tacere e seguitare Jeronimo, quando nel proemio della Bibbia, là dove di Paolo tocca, dice che meglio è tacere che poco dire.
Page 103 - Deh ballatetta, dille sospirando quando le se' presente : - Questa vostra servente vien per istar con vui, " partita da colui che fu servo d'amore -. Tu, voce sbigottita e deboletta ch'esci piangendo de lo cor dolente, coll'anima e con questa ballatetta va' ragionando della strutta mente.
Page 274 - ... cacciatori, rigiaccia! In verità non nel corrente Pò, né nel tuo Tevere questa frodolente bee; ma l'acqua del fiume d'Arno ancora li suoi inganni avvelenano. E forse tu noi sai Firenze ? questa crudel morte è chiamata: questa è la vipera volta nel ventre della madre: questa è la pecora inferma, la quale col suo appressamento contamina la gregge del suo signore: questa è Mirra...
Page 280 - E veramente ell' è mirabil cosa la grandezza , e la dolcezza del dire suo prudente , sentenzioso , e grave , con varietà e copia mirabile , con scienza di Filosofia , con notizia di storie antiche , con tanta cognizione delle storie moderne' , che pare ad ogni atto essere stato presente.
Page 60 - Leggevo con raccoglimento, con grande aspettativa; sono rimasto freddo. Che è questo ? È forse mio difetto ? Sarebbe in me inaridita la fonte dell'entusiasmo ? Dal mio cuore sarebbe fuggita la fede e l'amore ? No, no. I disinganni non mi hanno scemata la fede, e il tempo ha potuto toccare i miei capelli, non il mio cuore. Quando una idea vera mi si presenta, la mi luce innanzi come una stella; quando leggo una bella poesia, per esempio il tuo Poeta morente, o Lamartine, sento nella mia anima una...
Page 71 - Io ti mostro il quadro, e la critica la farai tu — . Poi che il critico ha acquistata una chiara coscienza del mondo poetico, può determinarlo, assegnandogli il suo posto ed attribuendogli il suo valore. È ciò che si dice propriamente giudicare o criticare. Non è sempre necessario che al giudizio preceda l' impressione e la visione; talora è un sottinteso.
Page 65 - Il tedesco al contrario non ci è cosa tanto comune che a forza di maneggiarla non te la storca, non te la ingarbugli; ammassa tenebre, dal cui seno guizzano a quando a quando lampi vivissimi; vi è al di dentro un fondo di verità che partorisce laboriosamente. Parlo della tendenza, non di questo o di quello; mi sento al di sopra delle allusioni.
Page 276 - Io scrittore udii dire a Dante che mai rima noi trasse a dire altro che quello ch'avea in suo proponimento; ma ch'elli molte e spesse volte facea li vocaboli dire nelle sue rime altro che quello ch'erano appo gli altri dicitori usati di sprimere...