Monachismo e leggende: saggi storici, Volume 1

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Tip. Guglielmini, 1856 - 690 pages
 

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Popular passages

Page 362 - Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona. Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, ché il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura.
Page 343 - D'Abila angusti l'alta mente acqueti. 32 Tu spiegherai, Colombo, a un novo polo Lontano sì le fortunate antenne, Ch' a pena seguirà con gli occhi il volo La fama e' ha mille occhi e mille penne. Canti ella Alcide e Bacco, e di te solo Basti a' posteri tuoi ch' alquanto accenne; Ché quel poco darà lunga memoria Di poema dignissima e d
Page 327 - Signore, a' miei peccati; abbi riguardo una volta alla tua dolcezza, al tuo cuore, alle tue viscere, e fa...
Page 240 - L'un fu tutto serafico in ardore; l'altro per sapienza in terra fue di cherubica luce uno splendore.
Page 601 - Chiesa, la quale, non avendo altri confini che quelli della Terra , non potrebbe durarla in piedi , e fiorire se non fosse nella sua universalità guidata da un solo duce , e timoneggiata da un solo piloto. La monarchia essenziale al ceto cattolico non è già dispotica , ma soavemente temperata, non solo dall'aristocrazia e democrazia del Clero, ma eziandio dalla coscienza universale del mondo cristiano. In nessuna spezie di vivere comune l'opinione è così efficace e sapiente come nella Chiesa,...
Page 674 - ... chiostri; fratesche le arti belle, le scienze dilettevoli e severe, sperimentali e calcolatrici, i cui semi vennero custoditi, educati e dischiusi nel ritiro inviolabile dei conventi, soli nidi di pace, di pietà e di dottrina fra i borghi sucidi e informi di quei tempi e le bicocche rozze e bellicose. Che più? Quell'alfabeto medesimo, che adoperate a scrivere contro i frati, è pure, per un certo rispetto, cosa fratesca: sia perché gli abbiccì moderni di mezza Europa furono opera dei chierici,...
Page 570 - Italiani , gustare anche al dì d' oggi fra le vostre miserie un saggio di quelle glorie pure ed intemerate, che non turbano i sonni del possessore , e non son detestate, né maledette da nessuno? Di quelle glorie, che rinfrancando gli spiriti degli scorati e ridestando in essi la ragionevole fiducia delle proprie forze, possono sollevarli al riacquisto dei beni smarriti e insegnar loro il modo di ricuperarli? Volgetevi alla religione, la quale ve ne porgerà i mezzi. Siede presso il Campidoglio...
Page 342 - Èrcole i segni Favola vile ai naviganti industri; E i mar riposti, or senza nome, ei regni Ignoti ancor, tra voi saranno illustri. Fia che i più ardito allor di tutti i legni, Quanto circonda il' mar, circondi e lustri, E la terra misuri, immensa mole, Vittorioso, ed emulo del sole.
Page 570 - ... animi liberi de' suoi soggetti, e senza aver cannoni ed eserciti, impera salvando e benedicendo. La legge, ch'egli insegna e promulga, legge di pace, di amore, di giustizia, di fratellanza, fu per confessione di tutti la prima fonte di quella civiltà, che è sparsa in Europa, e per cui l...
Page 315 - E il maestro compunto, tra per la paurosa visione e per lo duolo, temendo di non andare a quelle orribili pene delle quali aveva il...

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