I dialoghi di Torquato Tasso, Volume 2

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F. Le Monnier, 1858 - 362 pages
 

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Page 244 - Timeo dell' anime argomenta" Non è simile a ciò che qui si vede, Però che, come dice, par che senta. Dice che l' alma alla sua stella riede, Credendo quella quindi esser decisa, Quando natura per forma la diede. E forse sua sentenza è d' altra guisa, Che la voce non suona, ed esser puote Con intenzion da non esser derisa. S...
Page 172 - Apri alla verità, che viene, il petto, e sappi che, si tosto come al feto l'articolar del cerebro è perfetto, lo Motor primo a lui si volge lieto sovra tant'arte di natura, e spira . spirito nuovo di virtù repleto, che ciò che trova attivo quivi, tira in sua sustanzia, e fassi un'alma sola che vive, e sente, e sé in sé rigira.
Page 259 - Parva metu primo ; mox sese attollit in auras, Ingrediturque solo, et caput inter nubila condit.
Page 96 - Piacciavi dunque come cortegiano con cortegiano o pur come filosofo con cortegiano di favellare; e se pur mi volete condurre fra' Platonici, non mi ci guidate per altra strada che per le scuole de...
Page 103 - Quelle, onde comincia il primo canto del Paradiso : La gloria di colui, che tutto move, Per l'universo penetra , e risplende, In una parte più, e meno altrove.
Page 178 - Filiberto, ornato di tutte le virtù morali e di tutte l' arti regie ed imperatorie, e glorioso per vittoria terrestre eguale alla marittima di don Giovanni, la quale acquistata per valore e prudenza sua, gli recuperò i suoi stati, stabili la pace del mondo, accrebbe la riputazion di Filippo, ed iscemò quella di Francia.... Filiberto ha per successore dell'imperio Carlo, legittimo figliuolo, d'altissimo ingegno e di maniere reali, che rinnovellerà senz...
Page 20 - Solo e pensoso i più deserti campi • Vo misurando a passi tardi e lenti ; E gli occhi porto per fuggir intenti Dove yestigio uman 1' arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger delle genti: Perchè negli atti d' allegrezza spenti ( Di fuor si legge com...
Page 121 - ... esse apibus partem divinae mentis et haustus 220 aetherios dixere ; deum namque ire per omnes terrasque tractusque maris caelumque profundum ; hinc pecudes, armenta, viros, genus omne ferarum, quemque sibi tenues nascentem arcessere vitas ; scilicet hue reddi deinde ac resoluta referri omnia, nec morti esse locum, sed viva volare sideris in numerum atque alto succedere caelo.
Page 346 - Laonde in molti di loro è collocata maravigliosa virtù, con la quale soglion esser fatti i miracoli; ma queste cose debbon esser coperte con quel divino silenzio del quale sono a pena interpreti gli angeli.
Page 93 - Ella era grande di statura, di persona proporzionatissima, bionda e bianca, e tutta piena di sugo e di grazia nel volto e ne' movimenti; ed abbassava gli occhi con sì care e con sì modeste maniere, che non più piaceva per la beltà che per la vergogna, la quale era a lei in vece di quel belletto, onde sì baldanzosamente le nostre donne si dipingon le...

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