Pensieri ed osservazioni su'comenti del professor V. Termine Trigona, Cesare de Titta ed altri al verso Amor, che a nullo amato amar perdona: Dante, Inf., c. VG. Barbèra, 1888 - 36 pages |
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adsuitur pannus sed affetto alcuno amato amante amare ad alcuno amata non riami amato amar perdona Amore non consente Amore non perdona Amore non permette Amore vuole argomenti di un'in assertiva BARBÈRA Basilicata Caina attende caso speciale CESARE DE TITTA chediamo alla rosa comanda COMENTI DEL PROFESSOR concetto costei critici e comentatori d'amore Dante DANTE SOCIETY debba spiegarsi dice dire dolore epist fessore Trigona Francesca da Rimini frase GERARDO PINTO GIORDANO BRUNO giuggiola impreca indole è pure infelice Inferno interiezione istessa Francesca l'amato riami Lagr legge lettore Lipsia mentatori mente mille miglia miracolo necessariamente riamare nullo amato amar opina il Prof Orazio Paolo parola passione passione d'amore passo costui minaccia patema pena PENSIERI ED OSSERVAZIONI Perrero persona amata Poeta Purg radiso ripeto solibus aptum speciale di Francesca spense stando TERMINE TRIGONA CESARE TIPOGRAFIA DI G tormentare travaglio Venosa verbo perdona vero verso Amor volgare Vôte d'ogni valor
Popular passages
Page 8 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta ; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi a vita ci spense.
Page 5 - Quando novellamente Nasce nel cor profondo Un amoroso affetto, Languido e stanco insiem con esso in petto Un desiderio di morir si sente: Come, non so: ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto.
Page 14 - Io veggio ben che giammai non si sazia nostro intelletto, se il ver non lo illustra, di fuor dal qual nessun vero si spazia.
Page 5 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Page 21 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 10 - Aguzza qui, lettor, ben gli occhi al vero ; che il velo è ora ben tanto sottile, certo, che '1 trapassar dentro è leggiero.
Page 13 - Ma 1' altro puote errar per malo obbietto, 2 O per troppo, o per poco di vigore. Mentre ch' egli è ne' primi ben diretto, E ne' secondi se stesso misura, Esser non può cagion di mal diletto; Ma, quando al mal si torce, o con più cura, O con men che non dee, corre nel bene, Contra il fattore adovra sua fattura. Quinci comprender puoi ch' esser conviene Amor sementa in voi d' ogni virtute, E d' ogni operazion che merta pene.
Page 12 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto.
Page 18 - E come quei , che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all...