La divine comédie, Volume 1Librairie académique Didier, 1863 - 532 pages |
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alcun Allor altra altri altro âmes ancor assai avea Béatrice Boccace bolge Boniface VIII Brunetto Latini buon CANTO cause cercle choses ciascun ciel ciò colpa colui cominciai corps Cosi cotal Dante dietro Dieu dinanzi disse dissi divine Divine Comédie dolce Duca egli Énéide eran esser éternelle faccia fatta fatto fece Florence fondo gente Gibelins gran gridò Guelfes Guide Guido Guido Cavalcanti insieme intorno l'altro l'autre l'homme l'un loco lunga luogo Maestro Maître ment mezzo monde mondo mont mort NOTES DU CHANT occhi ogni ombres pape parlar parler paroles pensée Perch peuples piè pieds piglio Pistoie più pleurs poco poëme Poëte Poscia Purgat quale quei Quivi regarde Rispose sangue sens anagogique sentiment seul sorte sovra spesse tanto tempo terc terre tosto tourna triste tutta tutto uscio veder venir vidi Virgile viso vois volge volse volto yeux
Popular passages
Page 155 - not where; To lie in cold obstruction, and to rot; This sensible warm motion to become A kneaded clod; and thé delighted spirit To bathe in fiery floods, or to réside In thrilling régions of tbick-ribbed ice; To be imprison'd in thé viewless winds And blown with restless violence round about The pendent world; or to
Page 376 - disii Saper da lui, prima ch' altri '1 disfaccia. 22. Lo Duca : Dunque or di degli altri rii : Conosci tu alcun che sia Latino Sotto la pece
Page 72 - affligé le Saint-Père ; car si, dans certaines circon« stances, la prudence exige de les tolérer comme un « moindre mal, de telles doctrines ne peuvent jamais « être présentées par un catholique comme un bien ou « comme un état de choses désirable. « Enfin, ce qui a mis le comble à l'amertume du
Page 366 - non sani, 4. Che navicar non ponno, e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece;
Page 434 - Fosse in Egina il popol tutto infermo, Quando fu l'aer si pien di malizia, 21. Che gli animali, infino al picciol vermo, Cascaron tutti, e poi le genti antiche. Seconde che i poeti hanno per fermo,
Page 350 - 5. lo vidi per le coste e per lo fondo Piena la pietra livida di fori D' un largo tutti, e ciascuno era tondo.
Page 458 - lassi. 8. Perch' io mi volsi, e vidimi davante E sotto i piedi un lago, che per gielo Avea di velro e non d'acqua semblante.
Page 250 - qua, di là, di giù, di su gli mena ; Nulla speranza gli conforta mai. Non che di posa, ma di minor pena.
Page 44 - le plus brillantes était passé, quand Amour « m'apparut tout à coup; Amour dont l'essence me « remplit de crainte quand j'y repense. « Amour me semblait gai, tenant mon cœur dans sa « main, et soutenant dans ses bras une dame endormie « et enveloppée dans un voile. « Puis il la réveillait, et faisait repaître
Page 231 - Gli occhi lucenti lagrimando volse ; Perché mi fece del venir più presto : 40. E venni a te cosi, corn' ella volse; Dinanzi a quella fiera li levai, Che del