Opere del cavaliere Vincenzo Monti, Volume 3Dalla stamperia delle muse, 1821 |
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alfine alma amico amplessi ARGIA ARISTODEMO Aventino CAJO caro Cartago Cesíra ch'io chè chieggo cielo colla colpa consiglio Console CORNELIA crudel cuore d'Elisa delitto detto dimanda dolce dolor DRUSO Ecco Elisa EUMEO ferro figlio Filebo FULVIO furor GALEOTTO MANFREDI Gerofanti Gianni GONIPPO Gracco grido infelice labbro lagrime lascia legge libertà LICINIA LISANDRO madre MANFREDI mano MATILDE Ah medesmo Messene Misera MONTI Vol morire morte nemico nome Numanzia Numi occhi ODOARDO Oh dio OPIMIO pace padre PALAMEDE parla parole patria patrizi pensier pentito perdona periglio petto Phantasmagorie piange pianto pietà pietoso plebe poeta popolo prego pubblico ragion Repubblica Cisalpina RIGO rimorsi Romani sangue SCENA QUARTA SCENA TERZA segreto senato sento signor sospetto sospira Spada di Federico Sparta spettro sposo sventure Taci Taltibio TERZO CITTADINO tiranno tomba tradito trema tribuna UBALDO vedi vedrai veggo vendetta VINCENZO MONTI virtù vuoi ZAMBRINO ΟΡΙΜΙΟ
Popular passages
Page 234 - Degli dèi beneficio in grembo nato Di questa bella Italia, Italia tutta Partecipe chiamai della romana Cittadinanza, e di serva la feci Libera e prima nazion del mondo. Voi, Romani, voi sommi incliti figli Di questa madre, nomerete or voi L'italiana libertà delitto? Primo cittadino No: itali siam tutti, un popol solo, Una sola famiglia. Popolo. Italiani Tutti e fratelli... Ancora: quando il Bonaparte primo console raggomitolava le reliquie dell...
Page 341 - ... autore molte tribolazioni per opera dei demagoghi. E nondimeno le verità da me dette nella Bassvilliana non erano che smorte linee a paragone di quelle che poi comparvero in cento scritti francesi, allorchè per beneficio del vero inviato di Dio, Napoleone, alla libertà del delitto successe quella della virtù.
Page 21 - Che l'uom ambizioso è uom crudele. Tra le sue mire di grandezza e lui Metti il capo del padre e del fratello: Calcherà l'uno e l'altro, e farà d'ambo Sgabello ai piedi per salir sublime. Questo a punto fec'io della mia figlia: Così de' sacerdoti alla bipenne La mia Dirce proffersi.
Page 89 - Aveva Galeotto signore di Faenza per moglie la figliuola di messer Giovanni Bentivogli principe in Bologna. Costei o per gelosia, o per essere male dal marito trattata, o per sua cattiva natura, aveva in odio il suo marito, ed in tanto procede coli...