Vita di Dante Alighieri, Volume 2Tipografia Fabris, 1842 |
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adunque alcuna Alighieri amore Angeli animi antichi avea aver Beatrice bella bellezza Benedetto Varchi Boccaccio buon Canto Canzoni CAPITOLO celeste ch'Ei ch'io chè Cicerone Cielo civiltà colla considerazioni Convito core d'amore d'ogni Dante de'suoi detto dice dicea dimostra dire Divina Commedia dottrina dovea dritto ebbe esso eterna fame figli Filosofia forza Francesco Petrarca furono Gasparo Gozzi Giovanni Boccaccio gloria Guelfo ingegno inspirazioni intelletto Italia latino leggi libro lingua lingua italica lode Lupa maggiore maravigliosa medesimo mente mirabile Monarchia mondo morale natura nuovo Omero Paradiso parlare parole passo Petrarca pienza Platone Plutarco Poema sacro Poesia Poeta poetica poscia potea principio pubblica pure Purgatorio ragione Religione rime santi sapienza scienza scritto Scrittori secolo segue sentenza signor spirito stile stra sublime Teologia tore Ugo Foscolo Ugolino umano universale uomini vedere Veltro verace verità vero versi Virgilio virtù vizj volea volgare zione
Popular passages
Page 406 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i' dico è un semplice lume. La forma universal di questo nodo credo ch'i' vidi, perché più di largo, dicendo questo, mi sento ch'i
Page 405 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 353 - Nell'ordine ch'io dico sono accline tutte nature, per diverse sorti, più al principio loro e men vicine; onde si muovono a diversi porti per lo gran mar dell'essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il foco inver la luna, questi ne' cor mortali è permotore, questi la terra in sé stringe e aduna.
Page 196 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata , E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del sol nascere ombrata, Sì che, per temperanza di vapori, L'occhio la sostenea lunga fiata...
Page 142 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 134 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 208 - Vergine Madre,' figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d' eterno consiglio ; * Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese 1" amore, Per lo cui caldo nel!' eterna pace Cosi è germinato questo fiore.' Qui se' a noi meridiana face Di caritade, e giuso, intra i mortali, Se
Page 358 - Io mi volsi a man destra, e posi mente all'altro polo ; e vidi quattro stelle non viste mai fuor che alla prima gente. Goder pareva il ciel di lor fiammelle : o settentrional vedovo sito, poi che privato sei di mirar quelle...
Page 124 - Sì che appena rimaser per le cune, Augure, e diede il punto con Calcanta . In Aulide a tagliar la prima fune. Euripilo ebbe nome, e così il canta L'alta mia tragedia in alcun loco: Ben lo sai tu, che la sai tutta quanta. Quell' altro che ne' fianchi è così poco, Michele Scotto fu, che veramente Delle magiche frode seppe il gioco.
Page 64 - Per ben dolermi , prima eh' allo stremo. Quali nella tristizia di Licurgo Si fer duo figli a riveder la madre. Tal mi fec'io, ma non a tanto insurgo. Quando i...