La divina commedia con le note di Paolo Costa: Il purgatorio. 1841 |
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Popular passages
Page 190 - Esce di mano a Lui , che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla; Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 43 - In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento.
Page 76 - E se ben ti ricordi e vedi lume, vedrai te simigliante a quella inferma che non può trovar posa in su le piume, ma con dar volta suo dolore scherma.
Page 99 - A' miei portai l'amor, che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui: ma dove si dimora, Per tutta Europa, ch'ei non sian palesi ? La fama, che la vostra casa onora, Grida i signori e grida la contrada, Sì che ne sa, chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia, Del pregio della borsa e della spada.
Page 30 - Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; Per che l' ombra sorrise, e si ritrasse; Ed io, seguendo lei, oltre mi pinsi.
Page 70 - Ma vedi là un' anima, che posta Sola soletta, verso noi riguarda ; Quella ne insegnerà la via più tosta. Venimmo a lei : O anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel mover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa ; Ma lasciavane gir, solo sguardando A guisa di leon quando si posa.
Page 93 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 123 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come verme, in cui formazion falla ? Come, per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere in chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.
Page 73 - Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura, Color già tristi, e costor con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De...
Page 210 - E de'primi appetibili l' affetto, Che sono in voi si come studio in ape Di far lo mele; e questa prima voglia Merto di lode o di biasmo non cape. Or, perchè a questa ogni altra si raccoglia, Innata v...