Opere, Volume 2 |
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Popular passages
Page 198 - Allora fu che il sol mai sempre uniti Vedea un pastore ed una pastorella Starsi al prato, alla selva, al colle, al fonte; E la suora di lui vedeali poi Uniti ancor nel talamo beato Ch'ambo gli amici numi a piene mani Gareggiando spargean di gigli e rose. Ma che non puote anco in divino petto , Se mai s'accende, ambizion di regno?
Page 202 - Forse vero non è; ma un giorno è fama Che fur gli uomini eguali, e ignoti nomi Fur Plebe, e Nobiltade. Al cibo, al bere, AH' accoppiarsi d' ambo i sessi, al sonno ' Un istinto medesmo, un' eguai forza Sospingeva gli umani, e niun consiglio, Niuna scelta d'obbietti o lochi o tempi Era lor conceduta. A un rivo stesso, A un medesimo frutto, a una stess' ombra Convenivano insieme i primi padri Del tuo sangue, o Signore, ei primi padri De la plebe spregiata.
Page 203 - Alfin sul dorso tuo sentisti, o Terra, sua prim'orma stamparsi; e tosto un lento fremere soavissimo si sparse...
Page 197 - Mondo , onde tu se' cittadino. Tempo già fu , che il pargoletto Amore Dato era in guardia al suo fratello Imene ; Poiché la madre lor temea, che il cieco Incauto Nume perigliando gisse Misero e solo per oblique vie, E che bersaglio agi...
Page 210 - Imbandir ne' tuoi scritti eterno cibo Ai semplici palati; e se' maestro Di coloro che mostran di sapere, Tu appresta al mio Signor leggiadri...
Page 203 - L'uniforme degli uomini sembianza spiacque a' celesti; ea variar la terra fu spedito il Piacer. Quale già i numi d'Ilio sui campi, tal l'amico Genio, lieve lieve per l'aere labendo, s'avvicina a la terra; e questa ride di riso ancor non conosciuto. Ei move, e l'aura estiva del cadente rivo e dei clivi odorosi a lui blandisce le vaghe membra, e lenemente sdrucciola sul tondeggiar dei muscoli gentile. Gli...
Page 200 - D'orribil piato risonar s'udìo già la corte d'Amore. I tardi vegli 75o grinzuti osar coi giovani nipoti contendere di grado in faccia al soglio del comune signor. Rise la fresca gioventude animosa, e d'agri motti libera punse la senil baldanza.
Page 193 - O Musa, tu che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona, Ma su nel cielo infra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona, Tu spira al petto mio celesti ardori, Tu rischiara il mio canto, e tu perdona Se intesso fregi al ver, se adorno in parte D'altri diletti, che de
Page 222 - Turpino di ferrate guerriere un paro illustre si scontravan per via, ciascuna ambiva l'altra provar quel che valesse in arme; e dopo le accoglienze oneste e belle abbassavan lor lance, e co...
Page 202 - A un medesimo frutto, a una stess' ombra Convenivano insieme i primi padri Del tuo sangue, o Signore, ei primi padri De la plebe spregiata. I medesm' antri II medesimo suolo offrieno loro 11 riposo, e l'albergo ; ea le lor membra I medesmi animai le irsute vesti. Sol' una cura a tutti era comune Di sfuggire il dolore, e ignota cosa Era il desire agli uman petti ancora. L' uniforme degli uomini sembianza Spiacque a' Celesti : ea variar la terra Fu spedito il Piacer.