Parnaso italiano: Ariosto, Berni, Satirici e Burleschi del secolo XVIA. Zatta e figli, 1787 |
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abbia acqua affai afino AGNOLO FIRENZUOLA allume altrui anco andar Apollo avea aveffe aver bafta beftia bella bisogna brama buon ceffo cervello ch'è ch'ella ch'ha ch'io Ch'ogni che'l ciel coftei coftumi configlio convien d'ogni defir degno diceffi dico diffe donna duca effer figliuoli fignor foffe FRANCESCO BERNI ftan ftar ftato fteffo ftelle ftillato ftima ftrano fugge gente gheppi GIOVANNI DELLA CASA GIOVANNI MAURO Giove gran groffa infieme infino innanzi l'afino l'aja l'altre l'ha lasci lingua lode mangia mefi mille moffa moftra mondo monfignor morfi morte muse noftra occhj offa ognor onor panni papa pefte penfier piè PIETRO ARETINO pigli poco poeta poffa pofta poſta quafi quefto queſta ragione refta s'io santo saria sete SONETTO speffo tefta toffa tofto trifto trova vede vefte veggio verfi Vetralla vifto viver vivo vizj voftro voglia voſtra vuol
Popular passages
Page 29 - L'un dice: io fui con Pietro in Casentino, E d'esser preso e morto a risco venni: Io gli prestai denar, grida Brandino. Dice un altro: a mie spese il frate tenni Un anno, e lo rimessi in veste e in arme, Di cavallo e d'argento gli sovvenni.
Page 26 - S'io fossi andato a Roma, dirà alcuno, A farmi uccellator de' benefici , Preso a la rete n' avrei già più d' uno : Tanto più ch' era de gli antichi amici Del papa , innanzi che virtude o sorte Lo sublimasse al sommo de gli uffici : E prima che gli aprissero le porte I Fiorentini , quando il suo Giuliano Si riparò ne la feltresca corte ; Ove col formator del Cortigiano, Col Bembo e gli altri sacri al divo Apollo Facea 1' esilio suo men duro « strano ; E dopo ancor, quando levarO il collo Medici...
Page 162 - Quest' è quel che si dice e si può dire A chi del Papa viene a dimandare. Ha buon occhio, buon viso, buon parlare, Bella lingua, buon sputo, buon tossire ; Questi son segni eh' e' non vuoi morire; Ma e' medici lo vogliono ammazzare. Perché non ci sarebbe il loro onore, S'egli uscisse lor vivo dalle mani, Avendo detto: "Gli è spacciato, e
Page 30 - ... m'empia la gola, il ventre e le budella; 195 sera per questo piena quella vasta ingordigia d'aver? rimarrà sazia per ciò la sitibonda mia cerasta? Dal Marocco al Catai, dal Nilo in Dazia, non che a Roma, anderò, se di potervi...
Page 25 - Francia e Spagna; a me piace abitar la mia contrada. Visto ho Toscana, Lombardia, Romagna, quel monte che divide e quel che serra Italia, e un mare e l'altro che la bagna.
Page 48 - Dimmi ch'io potrò aver ozio talora Di riveder le Muse, e con lor sotto Le sacre frondi ir poetando ancora: Dimmi che al Bembo, al Sadoleto, al dotto Giovio, al Cavallo, al Blosio, al Molza, al Vida Potrò ogni giorno, ea Tibaldeo far motto; Tor d...
Page 24 - A l' altro stringe e preme e gli dà duolo. Mal può durar il rosignuolo in gabbia ; Più vi sta '1 cardellino, e più il fanello; La rondine in un dì vi muor di rabbia. Chi brama onor di sproni o di cappello, Serva re duca cardinale o papa ; Io no , che poco curo e questo e quello.
Page 50 - Ma se'l signor vuol farmi grazia a pieno, A se mi chiami ; e mai più non mi mandi Più là d'Argenta, o più qua dal...
Page 28 - A far il pozzo , né di più guadagno Gli son per esser mai ch' io gli sia suta ; Veggio che dietro a gli altri mi rimagno; Morrò di sete, quando non procacci Di trovar per mio scampo altro rigagno. Cugin , con questo esempio vo...