L'arte poetica italiana in cinque cantiT. Becket, 1804 - 141 pages |
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allor alma altrui Alvernia Amor Anacreontica anco Apollo argomento armonia Arno ARTE POETICA ITALIANA Ascra aurea avea aver beltà BENEDETTO MENZINI buon CANTO QUARTO CANTO QUINTO CANTO TERZO carmi cetra ch'è Chè Chiabrera cianfrogna ciel ciglio Cigno coro Cotino crin Dante ditirambo dolce doppio eterno Febo fior FRANCESCO REDI furore gentil gloria gran guardo guisa Guitton illustri inclita ingegno intorno Ippocrene l'alma l'ingegno lampi Lascia lido lieto lingua liriche LORENZO DA PONTE luminoso Marcomanni mente Mercato vecchio mostra Muse natura nobil nobiltade NOTE SCELTE novella occhj onore oprar Parad Parnaso pensier Petrarca piante piè Pindaro Pindo poema poesia POESIA LIRICA poeta poscia pria quì rime rustica SCELTE AL CANTO scritti senno sentiero speme spirto stil sublime suono T. J. MATHIAS talor Torquato Toscana Tosco veder Vedi vedrai vidi vizj volgo Volume Prezz vuol
Popular passages
Page 98 - Come la carne gloriosa e santa fia rivestita, la nostra persona più grata fia per esser tutta quanta; per che s'accrescerà ciò che ne dona di gratuito lume il sommo bene, lume ch...
Page 111 - Ond' è che l' alma a venerarlo induce, E l' empie di sé stesso, e la circonda D' una maravigliosa amabil luce. E quanto il guardo in lui più si profonda, Più e più diletta ; e per vigore occulto La mente del Lettor fassi feconda. So ben che puote anche in sermone inculto Chiudersi un gran pensiero ; e si appresenta Talvolta in creta anche un gran Nume insculto...
Page 88 - 1 Casa, dell'Italia onore, A mensa stanno mediocre e parca. Ma voi bevete le stemprate aurore Polverizzate stelle, e liquefatti I Cieli, che d'ambrosia hanno il sapore.
Page 40 - Dell' alte travi, e de' più eccelsi incarchi ; Pur il tuo sguardo resteranno offeso Per qualche imperfezione, e tal vedrai O non finito o non ben' anche inteso. Dove nell' altro in minor mole avrai Ordin più giusto e rispondente al segno De...
Page 112 - Alla fervida ruota ei più s' abbella. Così le basse forme, e sì l' oscure Fuggir tu dei, e all' arte, all' ornamento Volger l'ingegno e le sagaci cure ; E far che splenda il non volgar talento Ne...
Page 108 - Può far co' suoi vapor torbidi e neri. Tenga lungi dal volgo erto il viaggio ; E le nebbie importune alto saetti Dal suo bel ciel col luminoso raggio. E poi ben giusta inclita laude aspetti Da quegli che verranno. Ah sì ; verranno Migliori al coro Ascréo giudici eletti.
Page 111 - E quanto il guardo in lui più si profonda, Più e più diletta ; e per vigore occulto La mente del Lettor fassi feconda. So ben che puote anche in sermone inculto Chiudersi un gran pensiero ; e si appresenta Talvolta in creta anche un gran Nume insculto : E v...
Page 47 - ... fase di transizione fra il barocco moderato e l'Arcadia. Infatti, oltre la citata metafora del « buon giudizio », non pochi di questi ternari hanno un tono di sonorità e grandiosità secentesche, d'un Seicento però che sa già apprezzare i valori dell'alma serenità in poesia: Or se 'I grande e 'I decoro è che tramanda luce per ogni parte alma e serena, e tesse eterna ai buon cantor ghirlanda, pensa di qual sincera e larga vena debba uscir di facondia argenteo rivo allor che calcherai tragica...
Page 96 - Ogni picciola colpa è vergognosa dentro un sonetto; e l'uditor s'offende d'una rima, che venga un po' ritrosa. O se per tutto egual non si distende; o non è numeroso, o se la chiusa da quel che sopra proporrai non pende; e altrui non val quella sì magra scusa di dir che troppo rigida è la legge, che in quattordici versi sta rinchiusa. E che mal si sostiene, e mal si regge per scarsezza di rime, e l'intelletto talor quel che non piace a forza elegge. In questo di Procuste orrido letto chi ti sforza...