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26. Di ch' egli sopra rimanea distinto
Di sette liste, tutte in que' colori

Onde fa l'arco il sole, e Delia il cinto.
27. Questi stendali, dietro eran maggiori

Che la mia vista; e, quanto a mio avviso,
Dieci passi distavan que' di fuori.

28. Sotto così bel ciel com' io diviso,

Ventiquattro seniori, a due a due,
Coronati venían di fiordaliso.

29. Tutti cantavan: « Benedetta túe
» Nelle figlie d'Adamo! e benedette
>> Sieno in eterno le bellezze tue! »
30. Poscia che i fiori e l'altre fresche erbette
A rimpetto di me, dall' altra sponda,
Libere fûr da quelle genti elette;

coelo lapsa per umbras Stella, facem ducens, multa cum luce cucurrit.

(F) Pennelli. Questo, e il lume delle prime Chiese diffuso nel mondo; e i frutti dello Spirito Santo Ezech., 1, 11: Le facce loro e le penne lese in alto

26. (L) Di ch': onde. -Arco baleno.

Egli: l'aere.
Cinto: Alone.

(SL) Delia. Diana in Virgilio (Buc., VII) Cinto Par, XXVIII, 1 8: Alo cinger la luce che 'l dipigne.

(F) Colori [Ant.] I colori dell'iride, cioei selle colori principali, dai quali risulta il candore della luce solare L'arc, baleno è più proprio del sole che della luna; come a questa, meglio che a quello, st conviene il cinto. la zona o l'alone. Quindi anco per questo riguardo, la pittura dichiarativa sta a maraviglia.

27. (L) Maggiori: più lunghi, - Fuort: la distanza tra i due ultimi era di...

(SL) Stendali. Nel Compagni e nel Malespini.

(F) Stendali Ezech., I. 23: Sollo il firmamento, le penne toro, tese, dell'un verso l'altro - X, 16: Cherubini, levando l'ale loro, s'alzarono da teria dinanzi a me. - Dieci I selte doni dello Spirito, o i sacramenti, brillano nello spazio dei dieci comandamenti della legge mosaica, li compiono, đànno più facile il mezzo di compierli

28. (L) Diviso descrivo.

(F) Ventiquattro. I libri della Bibbia cost san Girolamo interpreta quel dell'Apocalisse (IV, 4): Sopra i

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(SL) Nelle Benedicta tu in mulieribus - Eterno [C ] Giuditta, XIII: Benedicia es tu prae omnibus mulie ribus super terram; et eris benedicia in aeternum. — Bellezze Cant Cantic, IV, 7: Tola pulchra es.., et macula non est in te.

(F) Benedetta. Ott: Cantavano la Ave Maria. Cant. Cantic, 11. 2: Come giglio tra le spine, così l'amica mia tra le giovanette. Cantano Maria perche mezzo di redenzione, e perche i libri santi son pieni di simboli figuranti Maria. Aliri intende che cantino a Beatrice: e invero a Beatrice dirauno le parole ch'altri a Ma ria: Veni, sponsă Perche Beatrice è figura della sapienza celeste, che per mezzo di Maria fu fatta sensibile al mondo. Po rebbesi anro intendere della Chiesa, figurata nel Carro. 30. (L) Genti andåtesene

(SL) Libere. Non è forse bello il dire: Liberi i fiori da quelle genti. E certo e ineno cerimonioso di quello del Petrarca: Pregan pur che il bel piè li prema o tocchi. Ma pare che Dante volesse liberi anco i fiori e le erbette, anco da' Seniori.

31. Siccome luce luce in ciel seconda,
Vennero appresso lor quattro animali,
Coronati ciascun di verde fronda.
32. Ognuno era pennuto di sei ali;

Le penne piene d'occhi: e gli occhi d'Argo,
Se fosser vivi, sarebber cotali.

33. A descriver lor forme, più non spargo
Rime, lettor; ch'altra spesa mi strigne
Tanto, che 'n questa non posso esser largo.
34. Ma leggi Ezechiel, che li dipigne

Come li vide, dalla fredda parte

Venir con vento e con nube e con igne:
35. E quai li troverai nelle sue carte,
Tali eran quivi; salvo che, alle penne,
Giovanni è meco, e da lui si diparte.

31. (L) Seconda: segue.

(SL) Seconda. Purg., XIV, t. 46:... somiglio tonar che tosto segua,

(F) Luce. [Ant.] A dipingere l'ordine, la maestà del movimento, la bellezza e la giocondità dei personaggi che passavano dinnanzi al Poeta, in piccola distanza sull'altra riva, non si poteva scegliere imagine più conveniente di quella del passaggio degli astri ad un cerchio celeste, cui sia rivolto lo sguardo d'esperto osservatore. Quattro. Gli Evangelisti: Matteo l'uomo; Marco il leone; Luca il bue; Giovanni l'aquila. Verde d'eterna vita.

-

32 L) Argo: occhiuto, custode d' lo, ucciso da Mercurio.

(SL) Argo. Ovid Met, 1: Centum luminibus cinctum caput Argus habebat. Gli occhi erano dunque, e dentro le penne e di fupri, com'Argo li aveva e dinanzi dal capo e di dietro.

(F) Sei fegg: Mosaica, profetica, evangelica, apostolica, can_nica, naturale Cosi Pietro. Isaia, VI, 2: Sel ale all'uno, e all'altro sei ale. - Oc chi Dimanzi e di dietro: veggenti l'avvenire e 'l passato. Le ale mo. strand la prontezza al bene; gli occhi, la vigilanza; la mente e l'amore. Ezech., 1, 18, 23: Totum corpus oculis plenum in circuitu ipsarum quatuor.. Unumquodque duabus alis velabat corpus suum. - X. 49: Et omne eorpus earum, et colla, et manus, el pennae, et circuli, plena erant oculis in cir

cultu quatuor rotarum. Dan., VII, 8: Oculi, quasi oculi hominis, erant in cornu isto

33. (L) Strigne: ho altro a dire.

(SL) Sargo. Buc., I: Disperdere carmen- Spesa Nel Vangelo ritorna sovente l'imagine del talento, del risparmio, e simili. Ma qui non direi che sia belto. 34. (L) Parte: Aquilone. fuoco.

parte.

- Igne:

(SL) Parte. Georg., 1: Boreae de

(F) Ezechiel Ezech.. 1, 4-13: Vidi: ed ecco un turbine di vento veniva da tramontana, una nuvola grande, e fuoco la rinvolge, e s lendore d'intorno; e d' in mezzo a questa, come un' imagine d'elettro..; e nel mezzo una sembianza di quattro animali; e nell'aspetto loro una similitudiné umana: quattro facce e quattro penne a cia cuno ed erano giunte le penne dell'ano all'altro Andando non tornavano addietro. Quest'era la visione trascorrente per mezzo agli animali.

35 (L) Diparte: sei ale, secondo 8. Grovanni; e non quattro, come in Ezechiele.

(F) Giovanni. Apoc. IV, 8: E quattro animali: ciascheduno di loro arena sei ali; e intorno e dentro le son piene d'occhi. Le quattro ali in Ezechiele, cosi gli interpreti, denotano le quattro età corse Ano allora ; le sei di Giovanni, le set età, passate le quali, il Redentore appari.

36. Lo spazio dentro a lor quattro, contenne Un carro in su due ruote, trionfale,

Che, al collo d'un Grifon tirato, venne. 37. Ed esso tendea su l'una e l'altr' ale Tra la mezzana e le tre e tre liste, Si ch'a nulla, fendendo, facea male. 38. Tanto salivan, che non eran viste. Le membra d'oro avea quant' era uccello, E bianche l'altre, di vermiglio miste. 39. Non che Roma di carro così bello

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36. (L) Contenne: il carro era in mezzo. - Al: dal.

(SL) Due. [C.] Erano con due ruote i carri trionfali di Roma Trionfale Ap., 11. Cor. II, 45: Trium phat in Christo Collo. Virg. Georg., : Equum fumantia solvere colla. Grifon F Giordano: I Grifoni sono fatti dinanzi a modo d'aguglia edi dietro come leont; e sono fortissimi.

(F) Carro. Chiesa universale. Psal., LXVII, 48: Carrus Dei decem millibus multipl - Due. I due Testamenti: a destra il nuovo: e di là le virtù teologiche; a manca le cardinali. Ezech, 1, 45-19: Quum... aspicerem animalia, apparuit rota una super terram, juxia animalia, habens quatuor facies. Et aspectus rotarum, et opus earum quasi visio maris... Quumque ambularent animalia, ambulabant pariter et rotae juxta ea · X, 16: Quum elevarent Cherubim alas suas, ut exaltarentur de terra, non residebant rotae, sed et ip ae juxia erant Grifon: Cristo. La parte d'aquila, il divino; di leone, l'umano Apoc. V, 5: Vinse il leone della tribù di Giuda, Gen., XLIX. 9: Camulus leonis Juda. 57 L Esso Grifone

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Tre... tre l's di luce d'una parte, tre dall'al· tra con l'ate non le tocrava.

(SL) Ale Nel singolare, altri ar◄ tichi l'hanno Mszana Oll: La quale è termine tra la divinitade e l'umanità in Cristo. Chi per le liste intende i sacramenti, qui vede l'EuCaristia.

38. (L) Salivan l' a'e.

(SL) Salivan. Purg., IV, t. 29: Il

poggio sale Più che salir non posson gli occhi miei.

(F) Salivan Gesù Cristo, come Dio, si toglie al vedere dell'uomo. — Oro. Cant Cantic., V, 40: Dilectus meus, candidus et rubicundus. Ott.: Come l'oro è più prezioso d'ogni metallo, così la parte. ch' avea a rappresentare la divinitade, più preziosa, che la parte ch' avea a significare l'umanitade Le parti in che denotava l'umanitade, erano bianche, cioè verginissime, e miste di vermiglio, cioè di caritade. Il fuoco è attribuito allo Spirito Santo, che è Amore Oro. [C] D'oro e di legno prezioso era l'Arca. Cant. V, 11: Ca put ejus aurum optimum.

59. (L) Roma. Quarto caso. Con: a rispetto di.

(SL) africano Out: Il carro di Scipione: il quale fu ricchissimo si per la vittoria avuta della n micissi ma Cartagine, e potentissimo imperio, si per la suisurata preda, si per la libertade deli presi cittadini e compagni, li quali Scipione trasse dalle catene d'Africa - Augusto. Svet., XXII: Menò the trionfi curuli; di Dalmazia, d'Azio. d'Al ssandria, Æn, VIII: At Caesar triplici invectus Romana triumpho Moenia L'Ottimo cita il VI di P Orosio... Auni 125... vincitore del Levante tornando clavo idus Januarii, nella cittade di Roma entro con tre trionfi Quanto questo avanzasse tutti li altri, si può considerare per la eccellenza delle opere d'Ottariano; e perocche fu sublimato alla dignitade imperiale di comune consentimento di tutți li Romani, a' quali era sottoposto tutto il mondo. L'Ottimo se lo credeva.

40. Quel del sol, che, svïando, fu combusto
Per l'orazion della Terra devota,

Quando fu Giove arcanamente giusto.
41. Tre Donne in giro, dalla destra ruota
Venien danzando: l' una tanto rossa

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Ch' appena fora dentro al fuoco nota:
42. L'altra era come se le carni e l'ossa
Fossero state di smeraldo fatte:
La terza parea neve testè mossa.
43. Ed or parevan dalla bianca tratte,

Or dalla rossa; e dal canto di questa
L'altre toglién l'andare, e tarde e ratte.
44. Dalla sinistra, quattro facean festa,
In porpora vestite, dietro al modo
D'una di lor, che avea tre occhi in testa.
45. Appresso tutto il pertrattato nodo,
Vidi due vecchi in abito dispari:
Ma pari in atto d'onestate sodo.

40. (L) Combusto...: Fetonte lo svia. La Terra arsa prega a Giove: Giove fulmina il carro.

(SL) Sviando. Come farà questo poi; quando la Terra pregherà, e Iddio sira giusto. Di Felonte tocca nel XVII dell'Inferno (t. 36). nel TV del Purgatorio ( 24), e nel XVII del Paradiso (1.4) Del carro del Sole, Ovidio, tradotto dall'Ottino: Lo carro era d'oro, la piegatura della som ma ruoia era d'oro; l'ordine de' razzuoli d'ariento; li crisoliti, e gemme poste secon l'ordine per i gioghi, rendevano chiari lumi. Combusto: Ovid. Met., II: Currusque suos cande. scere sentit Ambusiaque nubila fumant Devota La Terra, arsa, a Giove: Hosne mihi fructus, hunc fertilitatis honorem Officiique refers (Ovid Mel, Ib Arcanamente. Torna sovente sulla imperscrutabilità de' giudizii superoi Giusto. Ovid.

Met., 11: Intonat: et dextra libratum fulmen ab aure Misit in aurigam; pariterque animaque rotisque Expulit... Sparsaque sunt late laceri vestigia currus

41. (L) Nota: distinta (la Carità).

(SL) Giro- Quasi coronavano il carro, danzando in tondo, e pur seguitando il cammino di quello. Fuoco. Par., VIII. L. 6.... come in fiamma favilla si vede.

(F) Tre. Le virtù teologiche della nuova Legge. Ad Cor., I, XIII, 13: Fe

de, Speranza e Carità: la maggiore di queste è la Carità.

42 (L) Come: verde (la Speranza). Terza: la Fede. Mossa: scesa

dail' alto.

(SL) Smeraldo Stat., II: Arcano florentes igne smaragdos. Dan., X, 6; Corpus ejus quasi chrysolithus. Neve Psa, L 9: Super mivem dealbabor. Hor. Carm I, 35: Spes et albo. Fides... velata.. panno. Teste. Purg, VIII: Verdi come fogliette pur mo nale

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43 (L) Toglién: misuravano Par., XV: Ond'ella toglie ancora e terza é

попа

(F) Canto. S Greg: Quanto amiamo, e tanto speriamo L'amore guida alla fede, la fede accende l'amore. 44. (L) Quattro virtù cardinali. Una: la Prudenza.

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(F) Porpora. Simbolo d'amore e di dignità Occhi. Senec: Se prudente è l'animo tuo, comporta se stesso a' tre tempi: ordina le cose presenti, le future prevede, e delle passate ricorda. Un antico: Judico prudentem, prius et nunc postque vi dentem. La Chiesa è tra le virtù cardinati e le teologiche; tra le verità della ragione e la rivelata. 45. (L) Appresso; dopo. gruppo intorno al carro.

Nodo:

(SL) Nodo. Di una schiera che fa gruppo. Virgilio: Pugnae nodum (En., X). Due. Luca e Paolo: Luca

46. L'un si mostrava alcun de' famigliari
Di quel sommo Ippocráte, che Natura
Agli animali fe' ch'ella ha più cari;
47. Mostrava l'altro la contraria cura
Con una spada lucida e acuta,
Talchè di qua dal rio mi fe' paura.
48. Poi vidi quattro in umile paruta:

E, diretro da tutti, un veglio solo
Venir dormendo, con la faccia arguta.
49. E questi sette col primaio stuolo
Erano abitüati; ma di gigli

D'intorno al capo non facevan brolo,
50. Anzi di rose e d'altri fior' vermigli.
Giurato avria poco lontano aspetto,
Che tutti ardesser di sopra da' cigli.

scrittore degli Atti; Paolo. delle Epistole. Scrissero poi; però vengon dopo.- Sodo E in più dialetti per grave. Altri legge ed onestato e come temperato, e simili, che ha forma di participio passivo, e non e. Più contorto [C] Sap, X. Onestà in senso di dignità

(F) Pari [C.] Girol.: Dice Luca a Paolo Peregrinationis comes Anche pari per la proprietà del linguaggio teologico che in entrambi s'ammira.

46. (L) Alcun Uno. - Famigliari: (Luca) medico Agli animali; per ben degli uomini.

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IV.

(SL) Ippocráte. Ad Coloss 44: Lucas medicus. Animali Arist., de Inc. anim: Homines maxime secundum naturam inter animalia se habent reliqua.

47. (L) Contraria: non medicare, ma recidere (Paoto).

(F) Contraria. Misericordia e giustizia; amore e scienza; bent materiali e forza morale: ecco di che vive la Chiesa. I beni materiali non per se ma per esserne larga altrui

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- Spada Della parola: modo biblico. Psal. CXLIX, 6: Gladii ancipites in manibus eorum Ma la spada di cui Gesù Cristo, divide dal male per meglio unire nel bene. Bolland., 1, 945: Paolo tenera una spada d'oro [C] Ebr., IV. 42: Sermo Dei penetrabilior omni gladio ancipiti.

48. (L) Paruta: sembiante.

guta ingegnosa, desta,

Ar

(SL) Arguta. Plín,: Argutias vul

tus. Forse la estenualezza che vien dal digiuno rende la faccia più spirituale e quindi ingegnosa. Solo. Bernardo contemplante Altri ne' quattro vede gli autori delle lettere canoniche: Giacomo, Pietro, Giovanni, Giuda; nel vecchio, Giovanni. Cosi Giovanni entrerebbe in tre luoghi Troppo E l'umile aspetto meglio Si conviene a' Dottori E Bernardo è chiamato sene nel XXXI del Paradiso, e, come contemplante, lodato.

(F) Quattro. Dottori. Gregorio, delle cose morali; Agostino, delle dispute dommatiche; Ambrogio, del predicare; Girolamo, della storia. 49. (L) Abitüali: vestiti come i seniori. Primaio: primo. Brolo : giardino.

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(SL) Col. Par., XXXI, I 20: Vestito con le genti gloriose Brolo. Cosi chiama una corona di fiori; come chiamò primavera i fiori da Proserpina colti. (Purg, XXVIII, t. 47). An., VI: Umbrata,, tempora quercu. Armann.: Broletta per ramo Famigliarmente, di chi coglie fiori dimolti, a ornarne la persona o le stanze: Spogliare un giardino

50 (L) Aspetto: occhio. – Ardesser, dal vivo colore de' foi.

Giu

(SL) Vermigli d'amore rato Modo e famigliare agl' Italiani e latino. Orazio, `d'Alessandro re: Jaeotum in crasso jurares aëre natum. -- Ardesser. Æn., X: Ardet apex capiti,

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