Grammatica storica della lingua italiana, ad uso dei ginnasii e dei candidati allo insegnamento

Front Cover
Wagner, 1875 - 173 pages
 

Selected pages

Contents

Other editions - View all

Common terms and phrases

Popular passages

Page 115 - Musa tu, che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona, Ma su nel Cielo infra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona; Tu spira al petto mio celesti ardori, Tu rischiara il mio canto, e tu perdona Se intesso fregi al ver, s'adorno in parte D'altri diletti che de
Page 13 - Te saluto, alma Dea, Dea generosa, O gloria nostra, o Veneta regina ! In procelloso turbine funesto Tu regnasti secura ; mille membra Intrepida prostrasti in pugna acerba. Per te miser non fui, per te non gemo ; Vivo in pace per te. Regna, o beats, Regna in prospera sorte, in alta pompa, In augusto splendore, in aurea sede.
Page 90 - Nel vano immaginare, ov' io entrai; Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella; Cader gli augelli volando per l'are, E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Page 31 - ... portatori portate, di dietro a quella; e, dove un morto credevano avere i preti a seppellire, n'aveano sei o otto, e tal fiata più. Né erano per ciò questi da alcuna lagrima o lume o compagnia onorati; anzi era la cosa pervenuta a tanto, che non altramenti si curava degli uomini che morivano che ora si curerebbe di capre; per che assai manifestamente apparve che quello che il naturai corso delle cose non aveva potuto con piccoli e radi danni a' savi mostrare doversi con pazienza passare, la...
Page 7 - Sintassi della lingua italiana con riguardo alle principali attinenze della sintassi latina e greca. Seconda edizione, diligentemente riveduta dall
Page 144 - l teschio misero co' denti, Che- furo all' osso, come d'un can, forti. Ahi Pisa, vituperio delle genti Del bel paese là dove 'l sì suona ; Poi che i vicini a te punir son lenti, Muovasi la Capraja e la Gorgona, E faccian siepe ad Arno in su la foce, Sì eh' egli annieghi in te ogni persona.
Page 69 - Un lume per lo mar venir si ratto, Che il muover suo nessun volar pareggia. (Dante, Purg. 2.) Essa esprime pure l'estensione nello spazio corrispondente alla domanda dove? il qual uso nel latino era assai più limitato che nella nostra lingua : la gente che per li sepolcri giace (Inf.
Page 49 - E s'ergean con le teste orribilmente, Cinte di creste sanguinose ed irte. Il resto con gran giri e con grand...
Page 154 - Quali i fioretti, dal notturno gelo chinati e chiusi, poi che '1 sol li 'mbianca si drizzan tutti aperti in loro stelo, tal mi fec'io di mia virtute stanca, e tanto buono ardire al cor mi corse, ch'i' cominciai come persona franca: «Oh pietosa colei che mi soccorse!
Page 25 - Il mal tempo s'è diradato, e fa il più bel dopo pranzo del mondo. Il sole squarcia finalmente le nubi, e consola la mesta natura, diffondendo su la faccia di lei un suo raggio. Ti scrivo di rimpetto al balcone donde miro la eterna luce che si va a poco a poco perdendo nell' estremo orizzonte tutto raggiante di fuoco.

Bibliographic information