La divina commedia giudicata da Giovan Vincenzo Gravina: ragionamento

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A. Centenari, 1867 - 79 pages
 

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Popular passages

Page 57 - ... ad altri attribuite e sparse per entro di esso, insegnare ai Guelfi ed all'Italia, esser vana la speranza di mantener ciascuna città la libertà propria senza convenire in un capo, ed in un comune regolatore armato...
Page 70 - Lume è lassù, che visibile face Lo creatore a quella creatura Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 20 - ... uso novello numero, novelle voci e novella commessura, con nuovi colori, locuzioni e figure : donde diviene più pieghevole, più maestosa, più varia e più sonora. Or quando una favella per sua natura nobile e copiosa...
Page 70 - Dio propose all'uomo due fini: l'uno la beatitudine di questa vita che consiste nelle operazioni della propria virtù, e pel terrestre paradiso si figura...
Page 42 - ... suoi propri termini le dottrine, e trasse col suo esempio al medesimo stile quei che dopo lui tennero il pregio della poesia ; onde in vece...
Page 63 - Dante che dalla dottrina teologica de' tre stati spirituali fusse significata ancora la scienza morale de' tre stati temporali. Poiché, secondo la sua specie e proporzione, la pena o premio, che avviene all'uomo dopo morte dalla giustizia di Dio, avviene ancora per qualche parte anche in vita dal proprio vizio o dalla virtù. Onde simile insegnamento si da dalla filosofia nella vita temporale, che ci porge la teologia nella vita spirituale.
Page 41 - E siccome il parlar figurato e sublime de' profeti non tolse loro la libertà di usare il proprio, e di esprimere con esso tanto le grandi quanto le umili e minute cose, quando il bisogno di loro veniva; così Dante volle le parole alle cose sottoporre, e queste, quantunque minime, si studiò co...
Page 27 - Boccaccio . ed altri di que' tempi, a' quali fu da Dante lasciata in braccio , l'avessero del medesimo sugo e col medesimo artifizio educata ; e non l'avessero dall'ampio giro, che per opera di Dante occupava, in molto minore spazio ridotta. Poiché essendo la lingua prole ed immagine...
Page 63 - Paradiso, i quali sono i tre stati spirituali dopo morte, corrispondenti a" tre stati spirituali della mortai vita, che il poeta anche ha voluto figurare sotto i tre stati spirituali, i quali in questo poema fanno l'uffizio di verità e d'immagine, cioè di significato e significante: volendo Dante, che dalla dottrina teologica de' tre stati spirituali fosse significata ancora la scienza morale de
Page 27 - Dante abbracciò tutta la università delle cose, tanto in generale quanto in particolare, tanto scientifiche quanto comuni, fu costretto a pigliar parole dalla matrice lingua latina, e da altri più ascosi fonti; le quali si sarebbero rese comuni e piacevoli coll'uso domator delle parole, se il Petrarca e il Boccaccio avessero preso a volgarmente scrivere di cose alla grandezza del loro ingegno ed alla dantesca materia somiglianti.

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